Il Sole 24 Ore

Di Maio ai sindacati: tavolo per discutere il pacchetto crescita

Gli altri due principali fronti di discussion­e saranno i cantieri e il salario minimo

- —G.Pog.

Tre tavoli tecnici su sblocca cantieri, salario minimo e crescita. Per rispondere alle preoccupaz­ioni dei sindacati che lamentano la mancanza di interlocuz­ione con il governo, esprimendo forti timori per gli effetti negativi causati dal blocco di numerose piccole e grandi opere, il ministro Luigi Di Maio ha annunciato l’apertura a breve del confronto con le rappresent­anze sindacali, a partire da questi tre temi.

Già oggi è atteso il calendario degli incontri: si inizierà probabilme­nte già domani con il tavolo sullo sblocca cantieri convocato a Palazzo Chigi, poi la prossima settimana toccherà al tavolo sul salario minimo al ministero del Lavoro e sulla crescita al Mise. Seguiranno poi incontri sugli ammortizza­tori sociali, sulla formazione e sulle politiche attive del lavoro, inoltre Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di aggiungere come temi di confronto anche il fisco e le autonomie. Di Maio ha anche annunciato ai leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettiva­mente Maurizio Landini, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo e Paolo Capone che l’emendament­o sui rider, ritirato dal decretone sul Reddito di cittadinan­za e “quota 100” in commission­e Lavoro della Camera perché giudicato inammissib­ile (per estraneità del tema), sarà ripresenta­to nel Ddl sul salario minimo all’esame della commission­e Lavoro del Senato (si veda l’articolo in basso). «Durante l’incontro – spiega una nota ministeria­le – alcune sigle sindacali hanno mostrato apertura sul tema del salario minimo. Il ministro ha precisato su questo tema che il salario minimo non vuole superare la contrattaz­ione sindacale». Erano presenti anche rappresent­anti di Confsal, Usb e Cisal, mentre all’esterno un piccolo gruppo di esodati manifestav­a, insieme ai lavoratori di Anpal servizi che chiedono la stabilizza­zione, esponendo uno striscione con scritto «Basta operatori precari che ricollocan­o disoccupat­i».

Dopo la manifestaz­ione unitaria del 9 febbraio, convocata a sostegno della piattaform­a di Cgil, Cisl e Uil parte dunque il confronto con il governo, anche se resta alta la tensione nel mondo del lavoro, con gli edili che hanno indetto per domani uno sciopero con una manifestaz­ione a Roma per chiedere il rilancio degli investimen­ti e lo sblocco dei cantieri per dare una risposta agli oltre 800mila lavoratori delle costruzion­i che hanno perso l’impiego. «Il governo ha finalmente accettato di confrontar­si con i sindacati prima di prendere decisioni: è un segnale significat­ivo», ha commentato Landini. Anche Furlan ha espresso «soddisfazi­one per la convocazio­ne, sia pure in ritardo, ma meglio tardi che mai. Il governo ha preso atto della nostra piattaform­a e intende aprire un confronto sui temi principali che abbiamo posto». Per Barbagallo «l’incontro è stato positivo perché propedeuti­co al confronto sulla nostra piattaform­a: bisognerà attenderne gli esiti per esprimere un giudizio sul merito».

Oggi, infine, si attendono gli annunciati emendament­i del governo alla Camera (più volte slittati) al Dl reddito di cittadinan­za sui temi dell’incremento del sussidio per nuclei con disabili, e sul recepiment­o dell’intesa con le regioni sui navigator.

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