Avio sotto il segno di Vega Quattro missioni nel 2019
Israel (Arianespace): «I lanciatori Vega e Ariane sono complementari» Dopo il Prisma dell’Asi, due lanci per gli Emirati Arabi e il primo volo multisatellite
«Questo è un anno molto importante per il lanciatore Vega. Sono previste 4 missioni di lancio: il satellite Prisma per l’Agenzia spaziale italiana, due satelliti Falcon Eye per gli Emirati Arabi Uniti, inoltre ci sarà il primo volo con il dispositivo che consente il servizio multiplo di piccoli satelliti (Ssms)». Stéphane Israël, amministratore delegato di Arianespace, la società francese che gestisce le attività commerciali e di lancio dei satelliti nello spazio, parla alla vigilia di una missione importante, in particolare per l’industria spaziale italiana: il lancio del satellite Prisma,realizzato per l’Asi da Ohb Italia e Thales Alenia Space, per l’osservazione della terra.
Il lancio, già previsto per domani da Kourou nella Guyana francese, è stato rinviato di una settimana «per verifiche aggiuntive». Ora è fissato per la notte tra il 21 e il 22 marzo, quando in Italia saranno le 2.50 del 22 marzo.
Il Prisma sarà portato in orbita dal Vega, il razzo costruito da Avio Spa a Colleferro. Ci sono già stati 13 lanci del Vega, tutti di successo. Il Vega è il piccolo lanciatore europeo, mentre i carichi più pesanti vengono portati in orbita da Ariane, il lanciatore storico costruito dall’industria francese (Airbus e Safran, riunite nella società ArianeGroup, che possiede il 74% di Arianespace), 247 lanci già fatti. Inoltre la società utilizza un terzo lanciatore, il russo Soyuz.
Nel 2018 Arianespace ha espresso un giro d’affari di 1,3 miliardi di euro, con un portafoglio ordini di circa 4,3 miliardi. I rapporti tra Avio e Arianespace sono di stretta collaborazione, la società italiana costruisce anche parte del motore del razzo Ariane. Tuttavia da parte italiana nel tempo sono state avanzate anche alcune preoccupazioni. Cioè il timore che, nel vendere i lanci, Arianespace possa favorire il lanciatore Ariane (costruito dagli azionisti che controllano Arianespace) o Soyuz, penalizzando il Vega e la sua versione più potente che sta arrivando sul mercato, il Vega C, che riscuote un buon interesse. Sembra invece che il nuovo lanciatore francese Ariane 6 non stia riscuotendo un analogo gradimento. Israël è anche direttore generale di ArianeGroup e a.d. di Starsem, la società che vende Soyuz.
Israël afferma che «tra Avio e Arianespace c’è una relazione winwin», cioè che porta benefici a entrambi. «L’agenzia spaziale della Corea del Sud, Kari, nel 2018 si è rivolta ad Arianespace per il satellite Kompsat, che verrà lanciato dal Vega C, grazie al legame eccezionale che ha con noi attraverso i successi di Ariane 4 e Ariane 5 per i satelliti coreani».
Un traguardo importante sarà il primo lancio con l’erogatore Ssms (Small spacecraft mission system), un adattatore sviluppato da Avio insieme all’Agenzia spaziale europea (Esa) che consente con un solo razzo, sparato da Kourou, di posizionare contemporaneamente alcune decine di piccoli satelliti, ad altitudini e orbite diverse.
«Il lancio multiplo con Ssms è previsto nella seconda metà di quest’anno. Sarà la prima volta che l’Europa e Vega dimostrerano la capacità di lancio multiplo. L’Ssms _ dice Israël _ ha la possibilità di mandare in orbita fino a 81 piccoli satelliti, 72 nanosatelliti e nove piccoli. E’ una vera svolta!».
«L’Europa in futuro avrà due opzioni complementari per i lanci multipli di staelliti. Una sarà il Vega con l’Ssms, possibilmente dedicato a un intero lancio, l’altra sarà l’Mls (Multiple launch systems) come missione complementare con il nuovo Ariane 6. Questo consentirà a Vega e Ariane di rivolgersi meglio al mercato dei piccoli satelliti sotto i 250 kg», osserva Israël.
Il primo lancio del Vega C era atteso entro quest’anno, ma slitta. «Abbiamo detto che siamo pronti al lancio. L’Esa questa settimana ha annunciato che il debutto del Vega C è atteso nel 2020».
Per Ariane 5 quest’anno «si prevedono 5 lanci, uno già fatto, ne rimangono 4. Siamo nel periodo di transizione tra Ariane 5 e Ariane. Il primo lancio di Ariane 6 lo avremo nel 2020, l’ultimo di Ariane 5 sarà nel 2022».
«Riguardo alla collaborazione generale tra Arianespace e Avio _ osserva Israël _ dobbiamo anche evidenziare che Vega C e Ariane 6 sono totalmente complementari. Sono stati pensati e finanziati da Esa con questa prospettiva. La complementarietà non è solo da un punto di vista del mercato (sia istituzionale sia commerciale) ma anche industriale: i due razzi hanno lo stesso booster solido, il P120 (uno per il Vega, 2 per A62, quattro per A64, il che significa che Ariane 6 sarà di gran lunga il primo cliente del P120), che è sotto la responsabilità di Europropulsion, una joint venture 50-50 tra Avio e ArianeGroup. Perciò il ritmo di Ariane 6 sarà fondamentale per Vega C».
«Per il terzo lotto del Vega ci sarà una nuova governance. In realtà Avio avrà una maggior esposizione economica. È perché Avio è più coinvolta nelle offerte proposte da Arianespace ai clienti». Probabilmente una modifica fatta anche per rispondere alle preoccupazioni di parte italiana. Dato che il Vega C è quasi pronto, saranno i fatti a dimostrare se le assicurazioni di Israël si tradurranno in realtà.
NAPOLI