Eni, nuova scoperta nell’offshore dell’Angola
Eni annuncia una nuova scoperta in Angola e intanto stringe ulteriormente l’asse con Qatar Petroleum firmando un altro accordo, dopo quello siglato a inizio settimana, che consentirà al colosso qatarino di rilevare una quota del 30% del permesso Tarfaya Offshore Shallow al largo delle coste marocchine. La scoperta angolana, con le stime che parlano di 450-650 milioni di barili in posto e di un ulteriore potenziale, è stata rinvenuta con il prospetto esplorativo Agogo, nel blocco 15/06, nelle acque profonde dell’offshore dello Stato africano. Nel pozzo è stata effettuata un’intensa campagna di acquisizione dati che ha indicato una capacità produttiva superiore a 20mila barili al giorno.
Agogo è la terza scoperta di natura commerciale che è stata effettuata dopo la ripresa, nel 2018, delle perforazioni esplorative da parte del consorzio del blocco 15/06 - formato da Eni (operatore con una quota del 36,8%), Sonangol P%P (con una quota analoga) e SSI Fifteen Limited (con il 26,3%) - che pianicherà le attività di delineazione della scoperta e gli studi per accelerarne lo sviluppo.
Quanto al nuovo accordo con Qp, il permesso nel quale entreranno i qatarini include dodici blocchi esplorativi e copre un’area di circa 24mila chilometri quadrati.