La vittoria in Champions League spinge le azioni del club in Borsa
La Champions League toglie e la Champions League dà. Le azioni della Juventus ieri hanno chiuso in rialzo del 17,4% a 1,436 euro, dopo aver aperto in rialzo del 23%, all’indomani del successo (3-0) con l’Atletico Madrid con il quale il club bianconero ha ottenuto il passaggio ai quarti di finale della competizione europea.
Il giorno successivo alla sconfitta 0-2 nella partita di andata a Madrid, giocata il 20 febbraio, le azioni della società avevano perso il 10,6% (a 1,288 euro). Il valore di ieri è tornato quasi allo stesso livello del prezzo precedente alla sconfitta con l’Atletico (il 20 febbraio i titoli avevano chiuso a 1,449 euro, ieri lo 0,9% in meno).
Il passaggio ai quarti assicura almeno 10 milioni di euro di ricavi in più al bilancio corrente. Secondo alcune stime il vantaggio potrebbe arrivare anche a 15 milioni. Ma soprattutto la vittoria, in quella che a Madrid hanno definito la noche negra dell’Atletico, riporta fiducia nella Juve a livello internazionale.
Il risultato economico del club, che nella semestrale al 31 dicembre 2018 (in utile per 7,5 milioni) ha confermato la previsione di chiudere questo bilancio in perdita, è «fortemente influenzato» dai risultati sportivi in Ucl. Secondo uno studio di Banca Imi del 5 dicembre, ogni turno aggiuntivo oltre i quarti potrebbe assicurare 15 milioni di ricavi addizionali tra tv e stadio. Tra l’eliminazione agli ottavi e un’ipotetica vittoria finale si stima una differenza di 45-50 milioni di ricavi.
Per il bilancio al 30 giugno 2019 Banca Imi ha stimato, ipotizzando che la Juventus arrivi ai quarti di finale di Ucl, ricavi (escluse le plusvalenze) pari a 466,6 milioni (402,3 milioni nella scorsa stagione) e una perdita netta di 62,4 milioni (-19,2 milioni l’anno scorso). In queste stime si prevedevano plusvalenze da cessione calciatori (al lordo di minusvalenze) per 90 milioni, mentre non era incluso il bonus del contratto Adidas (15 milioni) già incassato e contabilizzato nel semestre.
Tra il calciomercato dell’estate 2018 e di gennaio 2019 la Juventus ha dichiarato 80,5 milioni di plusvalenze nette. L’indebitamento finanziario netto a fine 2018 era salito a 384,3 milioni, 104,6 milioni in più rispetto a fine 2017. Questo prima che il 13 febbraio venisse emesso il bond di 175 milioni, che ha aggiunto nuovi debiti.