Il gemello digitale del Porto di Genova
Il“digital twin” è un concetto che si è affermato per gradi nella realtà 4.0, dapprima come un’opportunità resa possibile dalle tecnologie digitali e poi come un’applicazione concreta in molti settori industriali. Si tratta di una copia virtuale di un sistema fisico reale e funzionante, per esempio una linea di produzione, realizzata a partire dal progetto Cad tridimensionale e “animata” con i dati raccolti in tempo reale sull’originale. Il “gemello digitale” non serve solo per controllare in remoto come funziona il sistema reale, ma anche per simulare, sulla base dei dati raccolti, la sua vita futura per varie finalità, dalla manutenzione alla verifica della validità del progetto valutando eventuali modifiche.
La capacità di raccogliere dati e modellizzare realtà sempre più complesse sta facendo uscire il digital twin dalle fabbriche. Uno dei primi esempi in Italia è il progetto genovese di Start 4.0, Centro di competenza per la sicurezza e l’ottimizzazione delle infrastrutture strategiche, uno degli otto centri istituiti dal ministero dello Sviluppo economico a corollario delle iniziative di sostegno per la Fabbrica 4.0. Start 4.0 ha una dotazione di 10 milioni di euro, per metà finanziati dal Mise, e ha tra i suoi obiettivi la creazione del digital twin del Porto di Genova. Il tutto nasce in collaborazione con le autorità portuali del mar Ligure e con l’intento di studiare, modellare e simulare il funzionamento dei porti del domani, che nell’arco di una decina d’anni potrebbero essere in grado di gestire le navi a guida autonoma, considerate il futuro del trasporto marittimo. Si tratta della prima iniziativa del genere in Italia e di una delle prime nel mondo, insieme agli scali di Rotterdam e Singapore.
Il “gemello digitale” del Porto di Genova avrà lo scopo di fornire indicazioni
LA DOTAZIONE DI START 4.0
È di 10 milioni di euro, per metà finanziati dal Mise, la dotazione del centro genovese, uno degli otto istituiti a corollario di Fabbrica 4.0
Una copia virtuale per verificare la gestione energetica, l’automazione, la sicurezza del terminal
su gestione energetica, sicurezza degli operatori, interazione intelligente con la città, protezione dei dati, applicazioni robotiche e di automazione dei terminal. Il progetto è stato illustrato lo scorso febbraio, in occasione della presentazione di Start 4.0 e ora sta prendendo il via. Tra le prime realizzazioni sono previsti un sistema blockchain per lo scambio sicuro di dati tra sviluppatori e utilizzatori, ambienti virtuali e di realtà aumentata per la formazione dei portuali, strutture di analisi di dati basate sul machine learning e la raccolta di dati dalle infrastrutture connesse di porti e interporti per la simulazione delle condizioni meteo.