Il Polo super tecnologico investe il 15% in ricerca
L’associazione riunisce più di 70 imprese lombarde specializzate
«Uno dei punti di forza del settore è la consolidata attività di ricerca e sviluppo che consente alle aziende di migliorare i risultati e le performance dei prodotti e dei processi di realizzazione, puntando a garantire l’efficacia e la qualità delle merci. Un comparto a elevata innovazione e competitività: lo dimostra il fatto che ogni anno le imprese investono in innovazione il 15% circa dei ricavi». Così Matteo Moretti, presidente del Polo tecnologico della cosmesi di Crema, racconta la realtà di un’associazione di aziende lombarde che rappresentano l’intera filiera del mercato beauty: dal prodotto al riempimento al packaging alle decorazioni alle etichette fino a confezionamento, macchine automatizzate e design.
Più di 70 associate con un fatturato aggregato di circa 680 milioni di euro e più di 2.800 addetti. Eccellenze che creano soluzioni innovative, esclusive e personalizzate caratterizzate da una forte passione e dalla volontà di affiancare i marchi nello sviluppo di prodotti e progetti, grazie a un’esperienza che consente alle imprese di essere altamente innovative e competitive sul mercato globale.
Ma restano nodi da risolvere, come la formazione e la crescita all’estero. «Un’attenta analisi del nostro settore - aggiunge il presidente - ha evidenziato la necessità di incrementare e, dove vi siano già presenti, rafforzare alcune competenze chiave per lavorare in modo competitivo e innovativo. Una delle difficoltà che accomuna le aziende è sicuramente il difficile reperimento della forza lavoro, sia sul fronte delle persone attualmente in organico, sia su quello delle figure che verranno assunte nei prossimi anni, per soddisfare il fabbisogno professionale emergente e per far fronte al turn over».
E aggiunge: «Servono dunque una specializzazione in alcuni ambiti tecnici e lo sviluppo di competenze e abilità a fronte di nuovi ruoli e innovazioni aziendali. Lo scopo è quello di creare figure di alto profilo tecnico professionale e umano, capaci di vivere e governare, e quando possibile, anticipare il cambiamento che sta interessando tutta l’industria manifatturiera».
Per distinguersi e crescere, soprattutto all’estero, infine, «è necessario - conclude Moretti - raggiungere risultati ambiziosi non solo nell’efficienza produttiva, puntando sull’unicità di prodotti e servizi e sull’innovazione, ma anche investendo in maggiore pressione commerciale alla ricerca costante e attenta di nuovi mercati e clienti».