Il Sole 24 Ore

«Salva-reddito» per le domande fatte prima delle modifiche in Parlamento

Ritocchi delle relatrici: più Carabinier­i e Fiamme gialle per i controlli anti-furbetti Governance di Inps e Inail: arriva il «vicepresid­ente» scelto all’interno del Cda

- Giorgio Pogliotti Marco Rogari

In arrivo due salvaguard­ie per i richiedent­i il reddito di cittadinan­za e il reddito di inclusione. È uno degli effetti prodotti dagli emendament­i delle relatrici al decretone presentati ieri nelle commission­i Lavoro e Affari sociali della Camera, nel corso di una giornata caratteriz­zata da più di uno stop and go dei lavori, con alcune tensioni nella maggioranz­a sui ritocchi da mettere al voto. Una impasse che ha innescato un ulteriore rallentame­nto dell’iter rendendo incerta la deadline in commission­e, e quasi certo il ricorso alla “fiducia” in Aula la prossima settimana.

Chi ha presentato la domanda per il Rdc nel periodo compreso dal momento dell’entrata in vigore del decreto legge a quello della sua conversion­e avrà diritto a percepire il sussidio per 6mesi, anche senza presentare ulteriori cerificazi­oni, documentaz­ioni o dichiarazi­oni sul possesso dei requisiti richiesti in sede di conversion­e in legge. In sostanza, ilpercetto­re del Rdc avrà sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove regole dopo il restyling delle Camere per non perdere il sussidio. Ciò significa che non appena l’Inps aprirà le due “finestre” per gli invii “massivi” delle domande - quella del 20 marzo per le Poste italiane e 25-26 marzo per i Caf - Poste e Caf dovranno inviare subito tutte le richieste. Dopo la data di scadenza del decreto (29 marzo) le domande potranno essere inviate solo sulla base della disciplina modificata dal Parlamento, comprensiv­a di novità come il riferiment­o all’ I se ed ientr ambii genitori anche non sposati e non conviventi, ola certificaz­ione economico patrimonia­le dei Paesi d’ origine peri cittadini extracomun­itari (legalizzat­a dal consolato italiano).

La seconda salvaguard­ia interessa le domande del Rei, che non può essere più richiesto dal 1° marzo: quelle presentate al comune prima della scadenza, devono pervenire all’Inps «entro i successivi 60 giorni», quindi entro fine aprile. Tra gli altri emendament­i delle relatrici c’è quello che potenzia le attività di «controllo e monitoragg­io» sul Rdc consentend­o alla Guardia di Finanza di assumere 100 nuovi ispettori dal primo ottobre. Un altro ritocco assegna 65 Carabinier­i al comando per la tutela del lavoro per «rafforzare l’attività di contrasto al lavoro irregolare», nei confronti dei percettori del Rdc. È prevista anche la selezione di un campione rappresent­ativo di famiglie beneficiar­e del Rdc (non più del 5% dei nuclei) per monitorare e valutare la misura. Sempre attraverso un correttivo delle relatrici arriva la figura del vicepresid­ente per la governance riformata di Inps e Inail. La nomina sarà effettuata con Dpcm. Il vicepresid­ente, individuat­o tra i 5 membri del Cda, sostituirà il presidente «nel caso di assenza o impediment­o» e potrà «svolgere tutte le funzioni ad esso delegato».

Ad ottenere il via libera delle Commission­i nel pomeriggio è stato anzitutto l’emendament­o a sostegno della disabilità che modifica la scala di equivalenz­a, consentend­o ai nuclei con familiari disabili a carico di beneficiar­e di circa 50 euro mensili in più. La stessa modifica allenta i limiti patrimonia­li per consentire l’accesso al reddito di cittadinan­za e amplia la platea di chi può chiedere la pensione di cittadinan­za alle famiglie anziane con componenti under 67 in situazioni gravi o di non autosuffic­ienza. Disco verde anche al correttivo del Governo che prevede fino a 551 assunzioni già dal 15 luglio, scorrendo le graduatori­e, e nuovi concorsi con modalità semplifica­te al ministero dei Beni culturali anche per coprire i vuoti d’organico che si aprono con le uscite anticipate con quota 100. È poi passata la modifica che sospende il reddito di cittadinan­za a chi ha subito una misura cautelare personale o una condanna «anche con sentenza non definitiva». Via libera anche all’inclusione dei working poor nelle politiche attive del lavoro dei centri per l’impiego. Approvato un emendament­o di Forza Italia che, tra i requisiti patrimonia­li per la presentazi­one delle richieste del Rdc, estende il limite di 30mila euro anche all’immobile posseduto all’estero.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy