«Salva-reddito» per le domande fatte prima delle modifiche in Parlamento
Ritocchi delle relatrici: più Carabinieri e Fiamme gialle per i controlli anti-furbetti Governance di Inps e Inail: arriva il «vicepresidente» scelto all’interno del Cda
In arrivo due salvaguardie per i richiedenti il reddito di cittadinanza e il reddito di inclusione. È uno degli effetti prodotti dagli emendamenti delle relatrici al decretone presentati ieri nelle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera, nel corso di una giornata caratterizzata da più di uno stop and go dei lavori, con alcune tensioni nella maggioranza sui ritocchi da mettere al voto. Una impasse che ha innescato un ulteriore rallentamento dell’iter rendendo incerta la deadline in commissione, e quasi certo il ricorso alla “fiducia” in Aula la prossima settimana.
Chi ha presentato la domanda per il Rdc nel periodo compreso dal momento dell’entrata in vigore del decreto legge a quello della sua conversione avrà diritto a percepire il sussidio per 6mesi, anche senza presentare ulteriori cerificazioni, documentazioni o dichiarazioni sul possesso dei requisiti richiesti in sede di conversione in legge. In sostanza, ilpercettore del Rdc avrà sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove regole dopo il restyling delle Camere per non perdere il sussidio. Ciò significa che non appena l’Inps aprirà le due “finestre” per gli invii “massivi” delle domande - quella del 20 marzo per le Poste italiane e 25-26 marzo per i Caf - Poste e Caf dovranno inviare subito tutte le richieste. Dopo la data di scadenza del decreto (29 marzo) le domande potranno essere inviate solo sulla base della disciplina modificata dal Parlamento, comprensiva di novità come il riferimento all’ I se ed ientr ambii genitori anche non sposati e non conviventi, ola certificazione economico patrimoniale dei Paesi d’ origine peri cittadini extracomunitari (legalizzata dal consolato italiano).
La seconda salvaguardia interessa le domande del Rei, che non può essere più richiesto dal 1° marzo: quelle presentate al comune prima della scadenza, devono pervenire all’Inps «entro i successivi 60 giorni», quindi entro fine aprile. Tra gli altri emendamenti delle relatrici c’è quello che potenzia le attività di «controllo e monitoraggio» sul Rdc consentendo alla Guardia di Finanza di assumere 100 nuovi ispettori dal primo ottobre. Un altro ritocco assegna 65 Carabinieri al comando per la tutela del lavoro per «rafforzare l’attività di contrasto al lavoro irregolare», nei confronti dei percettori del Rdc. È prevista anche la selezione di un campione rappresentativo di famiglie beneficiare del Rdc (non più del 5% dei nuclei) per monitorare e valutare la misura. Sempre attraverso un correttivo delle relatrici arriva la figura del vicepresidente per la governance riformata di Inps e Inail. La nomina sarà effettuata con Dpcm. Il vicepresidente, individuato tra i 5 membri del Cda, sostituirà il presidente «nel caso di assenza o impedimento» e potrà «svolgere tutte le funzioni ad esso delegato».
Ad ottenere il via libera delle Commissioni nel pomeriggio è stato anzitutto l’emendamento a sostegno della disabilità che modifica la scala di equivalenza, consentendo ai nuclei con familiari disabili a carico di beneficiare di circa 50 euro mensili in più. La stessa modifica allenta i limiti patrimoniali per consentire l’accesso al reddito di cittadinanza e amplia la platea di chi può chiedere la pensione di cittadinanza alle famiglie anziane con componenti under 67 in situazioni gravi o di non autosufficienza. Disco verde anche al correttivo del Governo che prevede fino a 551 assunzioni già dal 15 luglio, scorrendo le graduatorie, e nuovi concorsi con modalità semplificate al ministero dei Beni culturali anche per coprire i vuoti d’organico che si aprono con le uscite anticipate con quota 100. È poi passata la modifica che sospende il reddito di cittadinanza a chi ha subito una misura cautelare personale o una condanna «anche con sentenza non definitiva». Via libera anche all’inclusione dei working poor nelle politiche attive del lavoro dei centri per l’impiego. Approvato un emendamento di Forza Italia che, tra i requisiti patrimoniali per la presentazione delle richieste del Rdc, estende il limite di 30mila euro anche all’immobile posseduto all’estero.