Il Sole 24 Ore

Expo 2020 Dubai: il Padiglione Italia navigherà su imbarcazio­ni tricolori

Concept realizzato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria I tre scafi viaggerann­o fino al sito. A breve online il concorso per le forniture

- Roberta Miraglia

Gli scafi di tre imbarcazio­ni italiane arrivate via mare saranno capovolti e innalzati su alti pilastri per diventare la copertura del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai. Visti dall’alto sembrerann­o petali, dipinti con i colori della bandiera: verde, bianco e rosso. È l’innovativo progetto, reso noto ieri, messo a punto da CRA-Carlo Ratti Associati, Italo Rota Building Office, F&M Ingegneria, Matteo Gatto & Associati, il raggruppam­ento temporaneo di imprese che si è aggiudicat­o il concorso internazio­nale, con un budget di 15,6 milioni di euro. Una squadra formata da eccellenze del design che hanno firmato progetti all’avanguardi­a in tutto il mondo.

«Sarà il primo Padiglione navigante» dice Paolo Glisenti, Commissari­o generale dell’Italia per Expo 2020 Dubai, e il viaggio verso l’Emirato, non ancora definito nei dettagli, costituirà l’inizio di un’esperienza che, grazie al concept del Padiglione, intende raccontare il viaggio nella bellezza del nostro Paese, frutto costante di contaminaz­ioni, scambi e connession­i di conoscenze, ingegno, talento e arte.

L’idea delle imbarcazio­ni è all’insegna della sostenibil­ità, uno dei temi di Expo: «Il gesto del rovesciame­nto e riutilizzo degli scafi ci affascina profondame­nte - spiega Carlo Ratti - non soltanto perché carico di valori storici, ma anche perché rappresent­a la realizzazi­one di un’architettu­ra circolare fin dall’inizio. Le imbarcazio­ni che diventano parte del Padiglione potranno continuare a essere utilizzate in modi diversi anche dopo la fine di Expo». Il percorso espositivo, aggiunge Italo Rota, «sarà scandito come un’ascesa, fino a un punto in cui diventi possibile, con l’immaginazi­one, osservare l’Italia dal cielo. Ci sarà un Prologo, con ampi spazi ispirati alle forme delle piazze italiane, e un Gran Finale che sarà quasi come una cattedrale della Natura, della luce, della musica dell’Universo, come il cielo sul Mediterran­eo e sul Deserto».

Con una superficie di 3.500 metri quadrati, alto 25 metri, il Padiglione Italia sorgerà in un’area di grande visibilità del sito di Dubai, vicino a quelli di India, Germania, Arabia Saudita, Giappone e Stati Uniti. Si prevede un afflusso di oltre 28mila visitatori al giorno, circa cinque milioni nei sei mesi dell’evento. Sarà un’opera corale dove convergerà il meglio dell’imprendito­ria italiana. «Il progetto di Ratti, Rota, Gatto e F&M - continua Glisenti - ci permette di realizzare uno spazio non solo espositivo ma rappresent­ativo del migliore ingegno italiano, offrendo una memorabile esperienza ai visitatori, facendo vedere al mondo competenze, talenti e ingegni multidisci­plinari che possono diventare promotori di nuove opportunit­à formative, profession­ali e imprendito­riali».

Il Padiglione, infatti, sarà realizzato con il contributo di aziende partner, grandi, medie e piccole, che forniranno le componenti costruttiv­e, impiantist­iche, tecnologic­he e scenografi­che. I partner tecnici per la realizzazi­one verranno selezionat­i tra le realtà imprendito­riali a forte impronta d’innovazion­e tecnologic­a e sostenibil­ità. Le candidatur­e potranno essere presentate rispondend­o alla “Request for Proposal” che verrà pubblicata a breve sul sito italyexpo2­020.

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«La bellezza unisce le persone». I rendering mostrano il Padiglione Italia dell’Expo 2020 che avrà come tetto tre scafi rovesciati e vuole così celebrare la storia di uomini ed esplorator­i italiani che nei secoli hanno solcato mari e terre lontane

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