Nella scia di Volkswagen una inchiesta della Sec
Il dieselgate continua a inseguire Volkswagen. La Sec ha avviato una causa contro il gruppo e l’allora ceo Martin Winterkorn in un tribunale di San Francisco con l’accusa di frode agli investitori. Vw ha già pagato oltre 30 miliardi di dollari tra multe, risarcimenti e costi legali per porre fine allo scandalo emissioni. Ma la parola fine ancora non si può scrivere. La Consob americana contesta alla casa tedesca il fatto che abbia venduto bond corporate e asset backed securities per 13 miliardi di dollari dal 2010 al 2015 con false informazioni: «Gli investitori non sapevano che Vw mentiva ai consumatori per ingannarli nell’acquisto delle sue auto ‘diesel pulite'”, scrive nella denuncia. L’allora numero uno Winterkorn, che si dimise dopo lo scandalo nel 2015, sarebbe stato a conoscenza della “enorme” frode delle emissioni dal 2007.Volkswagen si dice pronta a «contestare vigorosamente» gli addebiti, e a sua volta accusa la Sec di «cercare un pretesto solo per ottenere soldi», oltre due anni dopo l'accordo raggiunto con il Dipartimento di giustizia. Vw afferma che «la Sec ha presentato un ricorso senza precedenti su titoli obbligazionari e cartolarizzati venduti solo a investitori istituzionali che hanno ricevuto tutti i pagamenti di interessi e capitale alla scadenza». (Ri.Ba.)