Crescono le notizie di illecito sui magistrati
Nel 2018 c’è stato un boom delle notizie di illecito a carico dei magistrati. Sono infatti state in tutto 1.637 a fronte delle 1.340 del 2017, con un aumento di oltre il 22 per cento. E se in oltre il 90% dei casi la Procura generale della Cassazione ha deciso di non procedere oltre, archiviando, tuttavia il dato certo testimonia di un malessere diffuso dei cittadini rispetto all’amministrazione della Giustizia. Il dato, insieme ad altri, e a una riflessione più ampia soprattutto su presupposti ed esercizio della funzione disciplinare, è emerso ieri in Cassazione alla presentazione del primo bilancio sociale della Procura generale, con la regia del Pg Riccardo Fuzio. Il quale ha anche chiarito che si sono ridotte le condanne disciplinari per i ritardi nel deposito delle sentenze perché «prima si riteneva che oltre un anno di ritardo nel deposito fosse di per sè un fatto grave mentre adesso, in base a un nuovo orientamento, vengono valutati caso per caso i motivi del ritardo che possono essere scusabili se dovuti a una malattia del magistrato, una maternità, o alla cattiva organizzazione dell’ufficio».
E ieri è stata anche annunciata l’intesa tra ministero della Giustizia e Csm sulla procedura di nomina del procuratore europeo. Il Csm inoltrerà le domande al ministero e questo a sua volta formulerà al Consiglio la proposta di una terna. Il Csm potrà anche non condividere la valutazione e restituire gli atti al ministero.
INTESA
SU PM EUROPEO Annunciata ieri l’intesa raggiunta tra Csm e ministero della Giustzia sulla procedura di selezione e nomina dei magistrati candidati a procuratore europeo