Volkswagen T-Cross, il baby suv punta su tanto hi-tech e sicurezza
Ruote alte. Abbiamo provato sulle strade di Maiorca il nuovo crossover. È il modello più compatto della «T-Family» del casa di Wolfsburg e propone un ampio ventaglio di sistemi per la guida assistita
Il baby suv Volkswagen è pronto a scendere in strada. T-Cross si aggiunge ai membri della T-family inserendosi nel segmento B,che lo scorso anno ha ricoperto il 46% del totale mercato, all’interno del quale i crossover hanno pesato per il 42%. Il motore 1.000 turbo benzina è il primo ad arrivare in due step di potenza: 95 e 115 cv . Per l’estate è previsto l’arrivo anche del turbodiesel 1.6 litri da 95 cv. I prezzi partono da 19mila euro con uno sconto , al lancio, di poco più di 1.000 euro.
Non è la meccanica a stupire bensì l’offerta di tecnologie per la sicurezza non comune per la categoria che la posizionano con un livello 2 di guida autonoma (Sae). Tra questi, di serie su tutta la gamma, il rilevatore della stanchezza, il sistema di monitoraggio della distanza con riconoscimento dei pedoni e frenata di emergenza, l’assistente per il mantenimento della corsia e di cambio corsia con rilevamento dell’angolo cieco e di uscita dal parcheggio. A richiesta è disponibile anche la regolazione automatica della distanza (Acc) e il dispositivo di parcheggio automatico. Nell’allestimento top di gamma è presente il cruscotto digitale da 11,7 pollici mentre è a richiesta nell’allestimento Style.
Sono fino a quattro le porte Usb ed è presente anche una ricarica wireless induttiva. Inoltre, attraverso l’app Volkswagen Connect è possibile monitorare lo stato del veicolo.
Sono numerosi gli elementi in comune sia con la sorella Polo sia con la più grande T-Roc. Con la prima condivide lo stabilimento produttivo di Navarra (Spagna) e il pianale, l’Mqb A0 che viene utilizzato anche per Arona, Ibiza e Audi A1. Con la seconda, invece, condivide le mascherine e l’alto tasso di personalizzazione. Ma ha anche elementi che la caratterizzano, come la fascia posteriore catarifrangente.
Le dimensioni sono contenute ma al tempo stesso viene mantenuta una buona abitabilità di bordo: lunga 4.110 mm, larga 1.977 mm e alta 1.560 mm, T-Cross ha un passo di 2,56 metri. Le dimensioni la posizionano esattamente tra Polo e T-Roc, della prima è più lunga di 55 mm e rispetto alla seconda è più compatta di 12 centimetri.
Il bagagliaio ha una capacità di 385 litri (455 litri con il divanetto tutto in avanti) e raggiunge i 1.281 litri con i sedili posteriori abbassati, creando anche una superficie piatta.
L’abitacolo offre una gestione dello spazio molto ben curata e anche i comandi sono posizionati in modo da essere facili da usare. Però stonano le plastiche, soprattutto quelle dei pannelli porta, un po’ troppo cheap per essere una Volkswagen.
Sotto al cofano, al momento del lancio, è disponibile il motore da un litro benzina turbo declinato nelle potenze di 95 e 115 cavalli. Nella versione da 95 cv è abbinato al cambio manuale a cinque rapporti e permette un’accelerazione 0-100 km/h in 11,5 secondi raggiungendo una velocità massima di 180 km/h. Il più potente, invece, è abbinato al cambio manuale a sei rapporti o al Dsg a sette marce. La gamma motori sarà poi completata entro l’estate da un turbodiesel 1.6 litri da 95 cv con cambio manuale o Dsg, un pregio per il marchio di Wolfsburg avere un doppia frizione per un’auto del segmento B. Sono tre gli allestimenti disponibili: Urban, Style, Advanced a cui si aggiungono i pacchetti Design e R-Line. Già nella versione d’ingresso, la Urban, sono presenti i fari posteriori a Led, clima manuale, computer di bordo, Radio con display da 8 pollici, divanetto posteriore scorrevole, Front Assist con rilevamento dei pedoni e Lane Assist.
Abbiamo provato su strada sia il benzina da 115 cv che turbodiesel da 95 cavalli. Durante il test l’abbiamo provata con il cambio manuale. Il motore è fluido e non troppo aggressivo nella progressione, come anche nella ripresa non è un fulmine. I consumi che abbiamo rilevato sono di 5,4 litri per 100 km. Nel percorso autostradale abbiamo sentito un po’ la mancanza della sesta, marcia che ci avrebbe permesso di abbassare il numero di giri e rendere l’abitacolo più silenzioso, dato che insonorizzazione non è il massimo, cosa che accade anche con il tre cilindri. Il benzina è più elastico e riprende anche ai bassi regimi. Questo accoppiato al manuale a sei rapporti. Il prezzo di listino parte da 19mila euro per la versione 1.0 da 95 cv in allestimento base e supera i 24mila euro per la 115 cv in allestimento Advanced. L’arrivo nei concessionari è previsto per il mese di aprile.