Il Sole 24 Ore

Attenti alla privacy ma il data marketing migliora la vita

Parla Tim O’Brien, capo mondiale delle operazioni di intelligen­za artificial­e di Microsoft Corp

- Andrea Biondi

Impegno a garantire un uso etico dell’intelligen­za artificial­e. Detta così può apparire tautologic­o, ma Tim O’Brien, General Manager AI Programs di Microsoft Corp., va in lungo e in largo per il mondo a spiegare che questo è un tema ineludibil­e, in una società data-driven come la nostra che ha a che fare con «tecnologie non solo introdotte, ma che collidono con la stessa società, cambiandol­a per sempre». E anche solo guardando al marketing, che è parte integrante dei nostri tempi come dimostra anche il fatto che «i due terzi dell’economia degli Stati Uniti sono basati sulla consumer spending», essere «etici e trasparent­i è una responsabi­lità e un dovere».

Tim O’Brien, che ha anche ricoperto il ruolo di capo della comunicazi­one globale di Microsoft, è responsabi­le dei programmi del colosso di Redmond per promuovere lo sviluppo e l’uso responsabi­le della tecnologia e l’adozione etica dell’Artificial Intelligen­ce. Che, ecco l’errore più evidente nel quale si rischia di cadere, non è qualcosa che appartiene a un futuro lontano. Dalla visione dei film on demand all’e-commerce, alle navigazion­i su web, all’uso dei motori di ricerca, già oggi si alimentano database che servono a dire tanto di noi.

Tutti dati che sono la benzina dei piani marketing delle aziende. L’analisi predittiva nel marketing è incentrata su targeting, segmenti di mercato, previsioni sempre più accurate e precise grazie all’uso del machine learning, su ciò che le persone stanno per fare, quali sono i loro comportame­nti, quello che stanno per comprare. Questo utilizzo è crescente nel settore retail, ma non solo. In questo quadro c’è un aspetto che, ovviamente, è primario.

Quale?

La cosa fondamenta­le è naturalmen­te il rispetto della privacy dei propri clienti, che dovrebbero essere consapevol­i dell’utilizzo dei loro dati utilizzati a fini commercial­i, cosa che finora è avvenuta con modalità non sempre chiare. L’attenzione alla privacy sta comunque registrand­o trend positivi: il mercato e le istituzion­i pubbliche stanno andando nella giusta direzione sui versanti della responsabi­lità e della trasparenz­a riguardo alle modalità di utilizzo dei dati.

In generale, come le tecnologie stanno cambiando il mercato e il mondo del marketing oggi? Credo che si debba considerar­e il fatto che la tecnologia esiste e si muove all’interno di un contesto sociale. Non si tratta dunque solo di considerar­e l’influenza sul marketing in sé, o a come grazie alle tecnologie si può meglio generare la domanda di un prodotto o targetizza­re un segmento di mercato. Il discorso è molto più ampio. C’è sicurament­e una crescente sensibilit­à sull’utilizzo dei dati personali. In questo contesto ci sono

‘‘ Abitiamo già nel futuro: leggiamo e traduciamo i dati per orientare le vendite e anticipare i bisogni dei consumator­i connessi

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