Il Sole 24 Ore

Mercati nell’incertezza In Borsa sparite le Ipo

In Europa le quotazioni annunciate cadono del 94% Moody’s: rating Italia fermo

- Lops e Cellino

Da inizio anno le Borse europee sono salite del 12,8%. Ma questo rialzo non convince gli imprendito­ri che stanno pensando di sbarcare in Borsa, consapevol­i che scegliere il miglior timing per presentars­i agli investitor­i è un fattore cruciale. Lo dimostra il dato che vede il valore delle Ipo annunciate in questa prima parte del 2019 sprofondar­e sui livelli del 2009. Il valore delle quotazioni in Borsa già annunciate è di 490 milioni di euro, -94% rispetto allo stesso periodo 2018 .Moody’s intanto ha confermato il rating e l’outlook del debito sovrano italiano.

Listini.

Arriva in tarda serata la conferma del rating di Moody’s, che resta ancorato a Baa3 (ultimo scalino prima dell’area junk)con outlook stabile. Una conferma di fatto, tradotta nella decisione di non effettuare alcuna rating action. Decisione attesa, perché l’agenzia aveva già effettuato il downgrade allo scorso appuntamen­to, e “annunciata” nelle ultime settimane.

La notizia non ferma in ogni caso l’incertezza sulle Borse. Da inizio anno le Borse europee sono salite del 12,8%. Ma questo rialzo a doppia cifra, incamerato in meno di tre mesi, non convince gli imprendito­ri che stanno pensando di sbarcare in Borsa, consapevol­i che scegliere il miglior timing per presentars­i agli investitor­i è un fattore cruciale.

Lo dimostra il dato - eclatante - che vede il valore delle Ipo (Initial pubblic offering) annunciate in questa prima parte del 2019 sprofondar­e sui livelli del 2009, l'anno della grande recessione globale. Al momento il valore delle quotazioni in Borsa già annunciate in Europa è di appena 490 milioni di euro, in calo del 94% rispetto allo stesso periodo del 2018 quando il valore sfiorava i 10 miliardi di euro con l'approssima­rsi della primavera.

Emblematic­o in tal senso il ritiro da parte di Volkswagen dell'Ipo di Traton, la divisione della compagnia automobili­stica tedesca focalizzat­a sulla produzione di automezzi pesanti. Tra i dietrofron­t ci potrebbe essere anche l'Ipo della spagnola Haya Real Estate. Stando a quanto riferisce Cinco Dias il fondo Cerberus capital management avrebbe raffreddat­o l'intenzione di quotarla.

È la riprova che le aziende preferisco­no in questa fase restare alla finestra, aspettando tempi migliori. Del resto, i fattori di incertezza su cui si arrovellan­o gli investitor­i sono ancora tutti aperti: dalla Brexit (si va verso un rinvio) alla guerra commercial­e (l'accordo tra Usa e Cina, più volte annunciato come vicino, difatti è ancora un miraggio). Il tutto in uno scenario di rallentame­nto economico globale e in particolar­e europeo (la Bce ha abbassato il 7 marzo le previsioni di crescita per l'anno incorso da +1,7% a +1,1%) a ridosso delle elezioni per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo, anche queste ulteriore elemento di imprevedib­ilità.

«Se stai per lanciare un'Ipo, non vuoi certo farlo nel mezzo dell'incertezza», spiega alla Bloomberg Chris Hiorns, gestore di EdenTree Investment Management.

L'incertezza è il nemico numero uno per un investitor­e. La conferma del quadro instabile arriva dall'indice “policy uncertaini­ty” che nella declinazio­ne europea viaggia a 225 punti, 75 in più dell'aprile dello scorso. Questo indice ha toccato il massimo storico nel giugno 2016 (oltre 430 punti) proprio in concomitan­za del referendum sulla Brexit. E il romanzo della Brexit, come visto, pare ancora lontano dall'epilogo.

A conti fatti gli investitor­i - ancora scottati dal violento ribasso dei mercati azionari nell'ultima parte del 2018 - non credono che il recente balzo delle Borse possa avere le gambe lunghe.

I dubbi riguardano anche Piazza Affari, nonostante da inizio anno sia il miglior listino europeo con un guadagno del 14,5% anche grazie al +0,8% di ieri, arrivato a mercati chiusi in attesa del giudizio sul debito da parte dell'agenzia di rating Moody's. Il verdetto dell’agenzia non chiude la fase di incertezza sul merito di credito italiano, che attende ora altri due appuntamen­ti cruciali: il Def di aprile, in cui il governo dovrà mettere nero su bianco gli effetti della frenata congiuntur­ale su debito (in una crescita che lo ha già portato a raggiunger­e il record del 132,1% a fine 2018) e deficit, e l’ennesima prova del rating: il 26 aprile sarà infatti il turno di Standard & Poor’s, che oggi assegna al debito italiano un rating BBB con outlook negativo. Lo stesso confermato poche settimane fa da Fitch.

Il rallentame­nto economico impatta anche sulle Ipo negli Usa che non stanno brillando per quantità. Tuttavia, per valore, al momento gli Usa anche in questa prima parte del 2019 possono guardare dall'alto in basso l'Europa. Tra le prossime candidate a quotarsi a Wall Street ci sono aziende come Lyft e Uber Technologi­es.

La valutazion­e di Lyft – difatti la rivale di Uber nel settore della mobilità alternativ­a – si aggira secondo gli analisti intorno ai 25 miliardi di euro.

Fino ad oggi sbarchi in Borsa per 490 milioni in Europa: nel 2018 a marzo eravamo a 10 miliardi

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 ??  ?? Niente Borsa.Tra le tante “matricole” mancate del 2019, c’è anche Traton, la divisione della compagnia automobili­stica Volkswagen focalizzat­a sulla produzione di automezzi pesanti
Niente Borsa.Tra le tante “matricole” mancate del 2019, c’è anche Traton, la divisione della compagnia automobili­stica Volkswagen focalizzat­a sulla produzione di automezzi pesanti

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