Il piano Tria: da fisco e investimenti manovra per la crescita
Sul tavolo patent box semplificato, più mini bond e finanziamenti alle Pmi
Nel pacchetto crescita costruito in questi giorni al ministero dell’Economia entrano anche ilPatent Box semplificato, l’ ampliamento deim in i-bond per finanziare le Pmi, una Sabatini-quater informa estesa e una nuova sezione del Fondo centrale di garanzia mirata alle medie imprese. Il tutto accanto al rientro in campo del super-ammortamento e alle prove di taglio generalizzato all’ Irespe rutili e riserve che rimangono in azienda, finanziato con l’ abbandono di una mini-Ire s appena nata ma subito finita al centro di critiche per le difficoltà operative che comporterebbe la sua applicazione pratica.
Il tentativo di rivitalizzare il Pil staccandosi dalle pieghe della congiuntura è il denominatore comune delle 35 misure che finora compongono la proposta. La sfida, ambiziosa, è di dare corpo ai timi disegnali come quelli appena arrivati dall’industria su produzione (+0,7%) e fatturato (+0,6%). E nell’ ottica di Via XX Settembre il provvedimento dovrebbe rappresentare in pratica la vera manovra-bis. Che non può aspettare le elezioni europee, perché perraddrizzare la rotta bisogna agire in fretta e non è sufficiente incidere sugli ultimi mesi dell’ anno. Ma non può nemmeno concentrarsi su tagli di spesa e aumenti fiscali in funzione anti-deficit, per non accendere un effetto pro-ciclico che finirebbe per peggiorare i saldi. L’ entrata in campo subito di misure pro-crescita darebbe una grossa mano anche per la costruzione di un Def che tra rallentamento congiunturale e maxi-clausole Iva appare oggi parecchio complicato. Anche per questa ragione continuano a rincorrersi da settimane le voci sull’ipotesi di un Def limitato al quadro tendenziale, rimandando la parte programmatica a dopo l’estate. Ma oltre a scontrarsi con le regole Ue, che per il 30 aprile impongono ai Paesi l’ invio a Bruxelles del« programma di stabilità », questa strada presenta piùc ostiche benefici: perché un Def solo tendenziale si limiterebbe a registrare l’aumento di deficit e debito rispetto ai programmi senza dare traccia delle contromisure. Non proprio un messaggio rassicurante per partner e investitori.
Alle «misure urgenti per la crescita economica», come da intestazione del documento portato a Palazzo Chigi, il ministro dell’Economia Tria ha lavorato soprattutto con i sottosegretari della Lega, Garavaglia e Bitonci; nelle stesse ore in cui i vertici dei Cinque Stelle presentavano le proposte «sblocca-cantieri» come un decreto «targato M5S». Ma esigenze di intestazione politica a parte, le aree di sovrapposizione non mancano. Le proposte Mef si articolano in tre mosse dedicate a fisco, investimenti privati e investimenti pubblici. E in quest’ultimo capitolo trova spazio anche la« sospensione sperimentale », fino alla fine del 2020, delle parti del Codice appalti che non discendono direttamente dalle direttive Ue. L’idea era stata evocata dallo stesso Tria giovedì in un convegno all’università di Teramo, e riporterebbe ai valori «eurounitari» (5 milioni per i lavori, 200mila euro per servizi e forniture) le soglie di riferimento per gli obblighi completi di gara.
Ma sono fisco e investimenti privati ad aprire l’ elenco delle misure in cantiere. Accanto al ritorno del super ammortamento( dal 1° aprile al 31 dicembre,con tetto a 2,5 milioni ed esclusione di autovetture, immobili e beni immateriali) e al taglio Ires si fa largo la semplificazione del Patent Box. Si tratta del regime fiscale di favore per i redditi prodotti dai beni immateriali che dopo una lenta fase di avvio sta interessando ormai oltre un migliaio di imprese. Proprio perché il numero di casi in crescita ha stabilizzato i parametri, la proposta è di cancellare l’obbligo di presentazione preventiva della proposta all’agenzia delle Entrate tramite interpello. In pratica, quindi, viene meno l’obbligo dell’istanza di ruling, e per ottenere lo sconto fiscale sara sufficiente
In pista anche l’addio al tetto (2 milioni) e ai controlli preventivi per i contributi della nuova Sabatini
presentare la documentazione. Una semplificazione che riguarderebbe anche le migliaia di domande rimaste finora inevase.
Due proposte parallele provano invecead allargare il raggio d’ azione degli strumenti perda re ossigeno allo sviluppodelle imprese, in particolare di quelle medio piccole. La prima guarda ai mini bond,ep unta ad alzare da 1,5 a 2,5 milioni la garanzia massima del Fondo centrale e a permettere di attivarla anche inca sodi cessione del titolo. La seconda si concentra sulla Nuova S abatini, elimina il tetto( oggi a due milioni) del finanziamento ammesso al contributo e cancellai controlli preventivi permettendo il via al contributo sulla ba sedi auto dichiarazioni delle imprese (con verifiche ex post). Per l’edilizia si punta a ipo-catastali in misura fissa (200 euro) per le imprese immobiliari che acquistano un bene con l’obiettivo di demolirlo e ricostruirlo, e si prova a estendere alle zone di rischio sismico 2 e 3, cioè a oltre 4.600 Comuni, la detrazione del 75 e dell’85% per chi acquista un immobile in edifici demoliti e ricostruiti con tecniche antisismiche.
Le prossime ore saranno decisive per limare la proposta e soprattutto trovare la quadra nel governo in vista del consiglio dei ministri atteso per mercoledì. Dove dovrebbe andare anche il decreto Brexit con il rinnovo delle Gacs, nelle stesse ore in cui a Westminster si dovrebbe tornare a votare sull’uscita «morbida» del Regno Unito.