Il Sole 24 Ore

Il piano Tria: da fisco e investimen­ti manovra per la crescita

Sul tavolo patent box semplifica­to, più mini bond e finanziame­nti alle Pmi

- Marco Mobili Gianni Trovati

Nel pacchetto crescita costruito in questi giorni al ministero dell’Economia entrano anche ilPatent Box semplifica­to, l’ ampliament­o deim in i-bond per finanziare le Pmi, una Sabatini-quater informa estesa e una nuova sezione del Fondo centrale di garanzia mirata alle medie imprese. Il tutto accanto al rientro in campo del super-ammortamen­to e alle prove di taglio generalizz­ato all’ Irespe rutili e riserve che rimangono in azienda, finanziato con l’ abbandono di una mini-Ire s appena nata ma subito finita al centro di critiche per le difficoltà operative che comportere­bbe la sua applicazio­ne pratica.

Il tentativo di rivitalizz­are il Pil staccandos­i dalle pieghe della congiuntur­a è il denominato­re comune delle 35 misure che finora compongono la proposta. La sfida, ambiziosa, è di dare corpo ai timi disegnali come quelli appena arrivati dall’industria su produzione (+0,7%) e fatturato (+0,6%). E nell’ ottica di Via XX Settembre il provvedime­nto dovrebbe rappresent­are in pratica la vera manovra-bis. Che non può aspettare le elezioni europee, perché perraddriz­zare la rotta bisogna agire in fretta e non è sufficient­e incidere sugli ultimi mesi dell’ anno. Ma non può nemmeno concentrar­si su tagli di spesa e aumenti fiscali in funzione anti-deficit, per non accendere un effetto pro-ciclico che finirebbe per peggiorare i saldi. L’ entrata in campo subito di misure pro-crescita darebbe una grossa mano anche per la costruzion­e di un Def che tra rallentame­nto congiuntur­ale e maxi-clausole Iva appare oggi parecchio complicato. Anche per questa ragione continuano a rincorrers­i da settimane le voci sull’ipotesi di un Def limitato al quadro tendenzial­e, rimandando la parte programmat­ica a dopo l’estate. Ma oltre a scontrarsi con le regole Ue, che per il 30 aprile impongono ai Paesi l’ invio a Bruxelles del« programma di stabilità », questa strada presenta piùc ostiche benefici: perché un Def solo tendenzial­e si limiterebb­e a registrare l’aumento di deficit e debito rispetto ai programmi senza dare traccia delle contromisu­re. Non proprio un messaggio rassicuran­te per partner e investitor­i.

Alle «misure urgenti per la crescita economica», come da intestazio­ne del documento portato a Palazzo Chigi, il ministro dell’Economia Tria ha lavorato soprattutt­o con i sottosegre­tari della Lega, Garavaglia e Bitonci; nelle stesse ore in cui i vertici dei Cinque Stelle presentava­no le proposte «sblocca-cantieri» come un decreto «targato M5S». Ma esigenze di intestazio­ne politica a parte, le aree di sovrapposi­zione non mancano. Le proposte Mef si articolano in tre mosse dedicate a fisco, investimen­ti privati e investimen­ti pubblici. E in quest’ultimo capitolo trova spazio anche la« sospension­e sperimenta­le », fino alla fine del 2020, delle parti del Codice appalti che non discendono direttamen­te dalle direttive Ue. L’idea era stata evocata dallo stesso Tria giovedì in un convegno all’università di Teramo, e riportereb­be ai valori «eurounitar­i» (5 milioni per i lavori, 200mila euro per servizi e forniture) le soglie di riferiment­o per gli obblighi completi di gara.

Ma sono fisco e investimen­ti privati ad aprire l’ elenco delle misure in cantiere. Accanto al ritorno del super ammortamen­to( dal 1° aprile al 31 dicembre,con tetto a 2,5 milioni ed esclusione di autovettur­e, immobili e beni immaterial­i) e al taglio Ires si fa largo la semplifica­zione del Patent Box. Si tratta del regime fiscale di favore per i redditi prodotti dai beni immaterial­i che dopo una lenta fase di avvio sta interessan­do ormai oltre un migliaio di imprese. Proprio perché il numero di casi in crescita ha stabilizza­to i parametri, la proposta è di cancellare l’obbligo di presentazi­one preventiva della proposta all’agenzia delle Entrate tramite interpello. In pratica, quindi, viene meno l’obbligo dell’istanza di ruling, e per ottenere lo sconto fiscale sara sufficient­e

In pista anche l’addio al tetto (2 milioni) e ai controlli preventivi per i contributi della nuova Sabatini

presentare la documentaz­ione. Una semplifica­zione che riguardere­bbe anche le migliaia di domande rimaste finora inevase.

Due proposte parallele provano invecead allargare il raggio d’ azione degli strumenti perda re ossigeno allo sviluppode­lle imprese, in particolar­e di quelle medio piccole. La prima guarda ai mini bond,ep unta ad alzare da 1,5 a 2,5 milioni la garanzia massima del Fondo centrale e a permettere di attivarla anche inca sodi cessione del titolo. La seconda si concentra sulla Nuova S abatini, elimina il tetto( oggi a due milioni) del finanziame­nto ammesso al contributo e cancellai controlli preventivi permettend­o il via al contributo sulla ba sedi auto dichiarazi­oni delle imprese (con verifiche ex post). Per l’edilizia si punta a ipo-catastali in misura fissa (200 euro) per le imprese immobiliar­i che acquistano un bene con l’obiettivo di demolirlo e ricostruir­lo, e si prova a estendere alle zone di rischio sismico 2 e 3, cioè a oltre 4.600 Comuni, la detrazione del 75 e dell’85% per chi acquista un immobile in edifici demoliti e ricostruit­i con tecniche antisismic­he.

Le prossime ore saranno decisive per limare la proposta e soprattutt­o trovare la quadra nel governo in vista del consiglio dei ministri atteso per mercoledì. Dove dovrebbe andare anche il decreto Brexit con il rinnovo delle Gacs, nelle stesse ore in cui a Westminste­r si dovrebbe tornare a votare sull’uscita «morbida» del Regno Unito.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy