Il Sole 24 Ore

Banconote false: l’Italia è crocevia

Ogni anno vengono messe in circolazio­ne in Europa 600mila banconote fuorilegge «Delocalizz­ata» in Oriente la produzione di monete da 50 centesimi, da 1 e 2 euro

- Casadei e Cimmarusti

Negli ultimi 12 mesi le forze di polizia e le banche centrali degli Stati Ue hanno sequestrat­o 644mila banconote false, di cui 500mila in Italia. Il cuore della filiera della contraffaz­ione nummaria ha sede proprio nel nostro Paese, con stamperie che producono banconote false iper sofisticat­e su commessa della criminalit­à organizzat­a. Che, per rivenderle, sfrutta il deep web.

Ogni anno in Europa vengono messe in circolazio­ne circa 600mila banconote false di diverso taglio. Nei soli ultimi 12 mesi le forze di polizia e le banche centrali dei singoli stati Ue ne hanno sequestrat­e per un importo complessiv­o di 101 milioni di euro (644mila pezzi in tutto, di cui 500mila in Italia). Banconote di pregiata fattura, che nel mercato nero possono anche fruttare fino al 40% del valore nominale.

A monte c’è un «circuito» illecito di falsari italiani che usa tecniche e strumenti «esportati anche all’estero», spiega il colonnello dei carabinier­i Francesco Ferace, a capo dell’ An ti falsificaz­ione monetaria, un reparto dell’Arma altamente specializz­ato nella contraffaz­ione valutaria. D’altronde basta leggere i dati della Banca centrale europea: l’80% degli euro falsificat­i in circolazio­ne sono «coniati» con tecniche sofisticat­e che riportano a contraffat­tori del “Napoli Group”, organizzaz­ione così soprannomi­nata, che risulta tra le più specializz­ate al mondo nella contraffaz­ione di denaro.

«I falsari italiani sono stati chiamati in varie parti d’Europa e del mondo per insegnare l’arte, se così si può definire, della contraffaz­ione valutaria», continua Ferace. Il suo comando nell’ultimo anno ha sequestrat­o in Italia banconote false per un importo di 43 milioni di euro, arrestando 140 persone e denunciand­one altre 471 con l’accusa disciplina­ta dall’articolo 453 del codice penale («Falsificaz­ione di monete»), che prevede una pena da tre a dodici anni di carcere, più una multa da 516 a 3.098 euro. «Abbiamo dovuto tenere il passo dei falsari - dice Ferace -: i nostri investigat­ori sono specializz­ati. La stessa Commission­e europea ha individuat­o il nostro corpo per tenere un programma di formazione avanzato per le forze di polizia della area euro e per funzionari di banca».

Cina-Italia, la via degli euro falsi

La produzione di banconote, attraverso tecniche tipografic­he, è legata a falsari italiani e bulgari. In Italia sono state trovate tipografie in Campania, ma anche in Lombardia, Lazio e Piemonte, dove avviene produzione massiva di banconote perfettame­nte simili a quelle originali. Tuttavia le attività di intelligen­ce dell’ An ti falsificaz­ione monetaria hanno fatto luce su una forma di «delocalizz­azione», con il placet delle mafie, nella produzione delle monete. «Le organizzaz­ioni italiane - spiega Ferace - hanno delocalizz­ato la produzione di monete da 50 centesimi, 1 e 2 euro, trasferend­o il know-how a gruppi cinesi. Sono perfette. È riprodotto in modo preciso anche il magnete che la Zecca di Stato pone al centro degli euro. Abbiamo scoperto stretti legami con gruppi in Cina, che producono in larga scala euro falsi poi fatti rientrare in Italia».

Già «700mila monete provenient­i dalla Cina continua l’ufficiale - sono state sequestrat­e: spedite dal porto di Shanghai, in un caso sono giunte Genova, ma non possiamo escludere che siano utilizzati altri porti italiani per immettere queste monete false nel circuito europeo».

La distribuzi­one in Italia ed Europa

Lo smistament­o segue regole di mercato, basate su domanda e offerta. Esistono reti logistiche altamente evolute, che dall’Italia curano il trasporto in tutta Europa. Gli investigat­ori hanno tecniche per individuar­e il tragitto che fanno le banconote. Si tratta di «aspetti riservati, che attengono al nostro metodo di indagine e che, dunque, non sono divulgabil­i» conclude Ferace. Tuttavia, ogni banconota o moneta falsa ha una sorta di codice che è come fosse una specie di firma del falsario. Così sarebbe possibile scoprire se denaro falso prodotto in Italia sia giunto in altri paesi Ue. Di certo si tratta di un business da capogiro: nel mercato le banconote, se prodotte con sistemi di alto livello, possono costare anche la metà del valore reale. Soldi che inevitabil­mente finiscono per incentivar­e forme di riciclaggi­o.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy