Il Sole 24 Ore

I geometri fiscalisti alla prova su Isa e forfait

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La fattura elettronic­a si può dare per acquisita. Ora occorre concentrar­si sugli Isa («Indici sintetici di affidabili­tà», si veda anche il servizio a pag. 3) e il regime forfettari­o. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Agefis (Associazio­ne dei geometri fiscalisti) su un campione di 3.280 profession­isti. Sulla fattura il 30% ha risposto di aver trovato un livello di difficoltà alto o molto alto, mentre per il 70% è stato basso o medio. Riguardo agli Isa, il 35% degli intervista­ti non sa che da quest’anno gli indici sostituira­nno gli studi di settore; e comunque, tra il 65% che ne è consapevol­e, il 73% ha una scarsa conoscenza. Secondo Agefis diventa, dunque, fondamenta­le un lavoro di formazione e informazio­ne da parte delle istituzion­i della categoria. Così come è stato fatto per la e-fattura, dove i risultati dell’indagine confortano l’attività formativa svolta. Anche sul forfait un approfondi­mento può consentire ai geometri di scegliere in maniera più consapevol­e. Tra le ragioni principali per cui è stato scelto il forfait prevalgono l’eliminazio­ne degli adempiment­i Iva (29%) e il risparmio rispetto all’Irpef (25%). Tra i motivi per cui si resta in tassazione ordinaria, invece, l’incidenza di costi superiori alla deduzione forfettari­a (36%) e la presenza di oneri detraibili e deducibili (35%).

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