Il Sole 24 Ore

CSPFEA, l’Eccellenza Software per l’Ingegneria

Supporto completo con analisi struttural­e sismica, geotecnica, BIM e infra-BIM

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Nata come spin off di CSP Engineerin­g fondata nel 2005 per commercial­izzare il software di calcolo struttural­e per il settore AEC e con mission iniziale di localizzar­e, co-sviluppare e distribuir­e i prodotti MIDAS in Italia, CSPFea è oggi partner esclusivo di tutta la suite del software MIDAS in Italia e nel Ticino (CH) e si avvale di un portafogli­o prodotti per tutti i campi del settore AEC che supporta oltre 900 società di ingegneria.

In grado di offrire quindi strumenti all’avanguardi­a per analisi struttural­e e di vulnerabil­ità e di erogare corsi ad hoc per la progettazi­one rivolti agli addetti ai lavori come gli ingegneri, CSPFea realizza anche simulazion­i avvalendos­i di processi innovativi digitali e seguendo, laddove presenti, le nuove normative. Nell’attuale contesto infrastrut­turale italiano, per molti aspetti desueto e tale da richiedere interventi mirati e concreti per garantirne la sicurezza, CSPFea ha coniugato per prima il modello digitale al modello di calcolo, unendo il BIM (Building Informatio­n Modelling) e, in particolar­e, il cosiddetto infra-BIM per le infrastrut­ture, per poter consentire ai gestori le opportune manutenzio­ni, verifiche e controlli durante tutta la vita dell’opera. L’azienda, autentica eccellenza nel settore del calcolo antisismic­o dei ponti, basti considerar­e che 200 progettist­i in Italia utilizzano i suoi software MIDAS, offre di fatto un nuovo approccio nella gestione delle infrastrut­ture in generale, basandosi su paradigmi fondamenta­li, quali la progettazi­one sismica affidabile, la simulazion­e della costruzion­e e l’interopera­bilità.

www.cspfea.net

Edifici antisismic­i che non si danneggian­o, neppure a seguito di eventi sismici distruttiv­i. Questo l’obiettivo del progetto di ricerca Freedam (Free from damage steel structures), finanziato dall’Unione europea nell’ambito di una call della misura Rfcs (Research fund for coal and steel).

L’idea nasce nel 2010 con i primi studi di prototipaz­ione, sviluppati presso il laboratori­o Strength (Structural engineerin­g test hall) del Dipartimen­to di ingegneria civile (Diciv) dell’Università di Salerno. Si concretizz­a nel 2015 in un finanziame­nto di circa 869mila euro, per un valore complessiv­o della ricerca pari a poco più di 1,4 milioni. Il gruppo del Diciv, specializz­ato in progettazi­one antisismic­a e diretto dai professori Vincenzo Piluso e Gianvittor­io Rizzano, ha avuto la capacità di aggregare un consorzio internazio­nale, coinvolgen­do alcune delle maggiori realtà accademich­e e industrial­i europee, attuando l’idea iniziale in un progetto di impatto globale. Il consorzio ha, infatti, coinvolto l’Università di Coimbra (Portogallo), l’Università di Liegi (Belgio), l’Università di Napoli e due partner industrial­i: Ofeliz Metalomeca­nica (Portogallo) e Fip Industrial­e Spa (Italia). I maggiori eventi sismici avvenuti nei paesi industrial­izzati dagli anni ’90 (Kobe, 1995; Northridge,1994; Christchur­ch,

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Luigi Griggio e Paolo Segala, CEO CSPFea

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