Il Sole 24 Ore

Alitalia, easyJet si sfila dal progetto di Delta e Ferrovie

- —Gianni Dragoni

«A seguito delle conversazi­oni con Ferrovie dello Stato e Delta Airlines per la creazione di un consorzio che valutasse le opzioni per le future operazioni di Alitalia, easyJet ha deciso di ritirarsi» dall’operazione. Lo ha annuciato la stessa compagnia low cost inglese.

Delta c'è, easyJet è fuori. La delicata trattativa sul salvataggi­o di Alitali a entra nella terza fase, quella decisiva, con l’ obiettivo di arrivare al traguardo entro Pasqua (21 aprile ). Dopo il ritiro di easyJet, Delta ha dichiarato: «Continuiam­o a esplorare i modi con cui lavorare con Ferrovie dello Stato e mantenere la nostra partnershi­p con Alitali a in futuro. Le discussion­i continuano dal momento che Al italia è un partner dilungo corso di Delta», ha aggiunto la compagnia americana.

«Inseguito alle conversazi­oni con Ferrovie dello Stato Italiane eD eltaAirL ines perla creazione di un consorzio che valutasse le opzioni perle future operazioni di Alitali a,easyJ et ha deciso di ritirarsi dalla procedura », aveva annunciato poco p rimala compagnia diLut on. Secondo fonti vicine alla trattativa,aeasyJ et interessav­a solol’ attività di Alitali a su Milano per volipunt o-punto. M al eFsn on potevano accettare questa richiesta. Solo i commissari di Alitalia potrebbero cedere attività con lo spezzatino. Invece chi compra attività dalla procedura-come farebbe Fs coni partner, se l' operazione andrà in porto non può scorporarn­e una parte e rivenderla prima di due anni, stando a un parere legale.

EasyJet era stata tirata dentro l'operazione con un« piano B », a inizio febbraio, dopo il ritiro di Air France-Klm. Con la sua uscita il percorso si fa più difficile, ma è anche più chiaro. L'a.d. di Fs, Gianfranco Battisti, è tornato domenica dall’incontro negli Stati Uniti con l’a.d. di Delta Ed Bastian con il «commitment»,d icono fonti vicine alla trattativa, del colosso americano a entra renella new co, purché tutte le condizioni vengano rispettate. N onera scontato. Non è un impegno formale, ma c' è la fermavo lontàd iD eltaa proseguire, con una disponibil­ità ad acquisire il 10% della new co( meno del 20% finora ipotizzato). In futuro Delta potrebbe salire al 49% se il piano avesse successo( per Alitali a sarebbe la prima volta ). Sono confermate­le condizioni poste da Battisti, cioè ch el eFsp renderanno­al massimo il 30% della new co Al italia e che non dovrà essere intaccatal­a loro capacità di investimen­to. Il Mef avrebbe il 15 per cento. Adesso però bisogna trovare altri soci disposti a sottoscriv­ere il 45% del capitale del lane wc oche rimane scoperto.Il governo ha sondato i gruppi pubblici per un' operazione di sistema, finora senza esiti positivi. Eni, Leonardo eCdp hanno detto no. Poste non ha detto né sì né no. Fin cantieri non avrebbe chiuso tutte le porte. Ma sarebbe difficile per un gruppo che costruisce navi giustifica­re ad azionisti e finanziato­ri perché partecipa a una compagnia aerea. C'è anche l'ipotesi di coinvolger­e soci privati per una quota del 20 per cento.

«Di Mai osta lavorando bene, come su Il va », ha commentato il leader della Lega, Matteo S al vini .« Di Mai osta cercando di far fallire sia Alitali asia leFs»,harib attuto Giacomo Portas, deputato delPd. Il segretario dellaFit-Cisl, Salvatore P el lecchi a, è preoccupat­o« perché la negoziazio­ne si sta protraendo troppo e rimane dagli esiti incerti».

Sullo sfondo, rimane l' opzi on eLufth ansa. I tedeschi prenderebb­ero poco più di metà dell’ attività divo lodi Al italia( oltre 70 aerei su 118), ci sarebbero 3mila esuberi. Resterebbe­ro ai commissari handling e manutenzio­ne, con 5-6mila dipendenti e probabilme­nte altri 2mila esuberi.

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Il no di easyJet. La compagnia low-cost si ritira dalla partita per Alitalia

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