Aeroporti: ecco il piano del governo per il rilancio
Il documento che il sottosegretario Siri porrà alla base dei lavori della Conferenza nazionale da domani a giovedì
Più fondi pubblici e fondi Ue per gli investimenti, soprattutto per i piccoli scali; più integrazione con l’Alta velocità ferroviaria; un contratto e una leva fiscale per il lavoro. Sono i pilastri del Piano del trasporto aereo e degli aeroporti che il governo comincia a mettere a punto con la Conferenza nazionale del trasporto aereo.
Più fondi pubblici e fondi strutturali Ue per gli investimenti, soprattutto nei piccoli aeroporti dove non arriva l’autofinanziamento dei gestori; più integrazione con l’Alta velocità ferroviaria per accrescere l’accessibilità degli scali; un contratto di lavoro e una leva fiscale per il lavoro che garantiscano al tempo stesso incrementi occupazionali stabili, una riduzione dei costi per le aziende, ma anche più sicurezza e una gestione più efficace delle crescenti crisi aziendali. Sono le principali novità del Piano nazionale del trasporto aereo e degli aeroporti che il governo comincia a mettere a punto con la Conferenza nazionale del trasporto aereo, promossa e coordinata dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Armando Siri. Sarà una due giorni, domani e dopodomani, che il governo presenta come strumento innovativo di analisi e di confronto e ha l’obiettivo esplicito di avviare una nuova politica di settore per rilanciare la programmazione degli investimenti ma anche per risolvere le criticità create dallo sviluppo impetuoso di questi anni e dalla liberalizzazione. Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare i contenuti del documento alla base della Conferenza.
Non ci sono soltanto - sullo sfondo - il destino di Alitalia e l’aggiornamento, anche sostanziale, del Piano nazionale degli aeroporti: il settore aereo vale il 3,6% del Pil tra impatto diretto, indiretto e indotto e soprattutto è nell’economia globale uno dei principali fattori di competitività di un Paese, chiamato come è a fare da cerniera fra i grandi mercati globali e lo sviluppo delle aree territoriali domestiche servite. Proprio per sottolineare la strategicità di questo comparto nell’agenda politica del governo le Conferenze nazionali dei vari comparti del trasporto partiranno da qui.
I numeri anzitutto. Nel 2018 i passeggeri degli scali nazionali sono stati 184.810.850, in forte incremento (+5,8%) rispetto al 2017. In crescita (+3,6%) anche i movimenti aerei (1.413.466) e le tonnellate di merci e posta (1.090.699). Le organizzazioni certificate sono 588, gli aeroporti certificati 44. La previsione al 2030 è di 250 milioni di passeggeri.
La Conferenza nazionale, che partirà con il saluto del premier Conte e del vicepremier Salvini, sarà aperta da Siri che trarrà anche le conclusioni dei lavori. La discussione tecnica sarà articolata in quattro panel paralleli: 1) trasporto aereo tra regolazione e mercato; 2) innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile; 3) i protagonisti del trasporto aereo; 4) sistema aeroportuale nazionale e reti aeroportuali.
Il documento della Conferenza indica la direzione che il governo intende prendere. «In un contesto economico sempre più improntato a logiche di globalizzazione dei mercati e di integrazione delle economie nazionali - afferma la premessa - il trasporto aereo è un motore di sviluppo essenziale per l’intera economia. Negli ultimi decenni la progressiva liberalizzazione del settore ha determinato profondi cambiamenti nell’intera filiera del trasporto aereo». In particolare, come effetto della concorrenza, la crescita di vettori, rotte, scali, passeggeri nel mondo, ma anche la modernizzazione degli scali ad opera di capitali privati, l’integrazione con l’Alta velocità ferroviaria, il mutamento radicale del rapporto tra aeroporti e compagnie di volo, il cambiamento dei sistemi di regolazione, delle dinamiche tariffarie e del loro legame con la programmazione degli investimenti necessari allo sviluppo del settore.
«In tale rinnovato contesto - dice il documento - appare necessario promuovere un dibattito sul riassetto della governance del settore, al fine di favorire un intervento normativo per chiarire competenze, responsabilità e poteri dei soggetti che compongono la complessa filiera aeroportuale». Nel primo panel i due obiettivi fondamentali sono rinnovare le politiche del trasporto aereo e il quadro normativo di riferimento. Andrà sciolto anche il nodo del rapporto fra le competenze
Il sistema italiano del trasporto aereo genera, tra impatto diretto, indiretto e indotto, il 3,6% del Prodotto interno lordo nazionale. Si stima che entro il 2030 saranno 250 milioni i passeggeri serviti ogni anno
QUATTRO TEMI IN AGENDA Il trasporto aereo tra regolazione e mercato
Il riassetto della Governance del settore richiede un intervento normativo che chiarisca poteri, competenze e responsabilità dei soggetti della filiera
Innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile
I protagonisti del trasporto aereo
Sistema aeroportuale nazionale e reti aeroportuali
I passeggeri
È necessario sviluppare programmi a supporto dell’innovazione come l’europeo SESAR, che coinvolge aeroporti, compagnie aeree e fornitori di servizi.
Aeroporti certificati
Per un sistema che deve essere in grado di vincere le sfide poste dai mercati sempre più globalizzati, relazioni industriali autorevoli, dinamiche e qualificate sono un fattore decisivo di sviluppo
Assistenze erogate
Il potenziamento del sistema aeroportuale non può prescindere dall’interazione con le altre reti di trasporto, quali ad esempio il sistema ferroviario