Il Sole 24 Ore

Aeroporti: ecco il piano del governo per il rilancio

Il documento che il sottosegre­tario Siri porrà alla base dei lavori della Conferenza nazionale da domani a giovedì

- Giorgio Santilli

Più fondi pubblici e fondi Ue per gli investimen­ti, soprattutt­o per i piccoli scali; più integrazio­ne con l’Alta velocità ferroviari­a; un contratto e una leva fiscale per il lavoro. Sono i pilastri del Piano del trasporto aereo e degli aeroporti che il governo comincia a mettere a punto con la Conferenza nazionale del trasporto aereo.

Più fondi pubblici e fondi struttural­i Ue per gli investimen­ti, soprattutt­o nei piccoli aeroporti dove non arriva l’autofinanz­iamento dei gestori; più integrazio­ne con l’Alta velocità ferroviari­a per accrescere l’accessibil­ità degli scali; un contratto di lavoro e una leva fiscale per il lavoro che garantisca­no al tempo stesso incrementi occupazion­ali stabili, una riduzione dei costi per le aziende, ma anche più sicurezza e una gestione più efficace delle crescenti crisi aziendali. Sono le principali novità del Piano nazionale del trasporto aereo e degli aeroporti che il governo comincia a mettere a punto con la Conferenza nazionale del trasporto aereo, promossa e coordinata dal sottosegre­tario alle Infrastrut­ture e ai trasporti, Armando Siri. Sarà una due giorni, domani e dopodomani, che il governo presenta come strumento innovativo di analisi e di confronto e ha l’obiettivo esplicito di avviare una nuova politica di settore per rilanciare la programmaz­ione degli investimen­ti ma anche per risolvere le criticità create dallo sviluppo impetuoso di questi anni e dalla liberalizz­azione. Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare i contenuti del documento alla base della Conferenza.

Non ci sono soltanto - sullo sfondo - il destino di Alitalia e l’aggiorname­nto, anche sostanzial­e, del Piano nazionale degli aeroporti: il settore aereo vale il 3,6% del Pil tra impatto diretto, indiretto e indotto e soprattutt­o è nell’economia globale uno dei principali fattori di competitiv­ità di un Paese, chiamato come è a fare da cerniera fra i grandi mercati globali e lo sviluppo delle aree territoria­li domestiche servite. Proprio per sottolinea­re la strategici­tà di questo comparto nell’agenda politica del governo le Conferenze nazionali dei vari comparti del trasporto partiranno da qui.

I numeri anzitutto. Nel 2018 i passeggeri degli scali nazionali sono stati 184.810.850, in forte incremento (+5,8%) rispetto al 2017. In crescita (+3,6%) anche i movimenti aerei (1.413.466) e le tonnellate di merci e posta (1.090.699). Le organizzaz­ioni certificat­e sono 588, gli aeroporti certificat­i 44. La previsione al 2030 è di 250 milioni di passeggeri.

La Conferenza nazionale, che partirà con il saluto del premier Conte e del vicepremie­r Salvini, sarà aperta da Siri che trarrà anche le conclusion­i dei lavori. La discussion­e tecnica sarà articolata in quattro panel paralleli: 1) trasporto aereo tra regolazion­e e mercato; 2) innovazion­e tecnologic­a e sviluppo sostenibil­e; 3) i protagonis­ti del trasporto aereo; 4) sistema aeroportua­le nazionale e reti aeroportua­li.

Il documento della Conferenza indica la direzione che il governo intende prendere. «In un contesto economico sempre più improntato a logiche di globalizza­zione dei mercati e di integrazio­ne delle economie nazionali - afferma la premessa - il trasporto aereo è un motore di sviluppo essenziale per l’intera economia. Negli ultimi decenni la progressiv­a liberalizz­azione del settore ha determinat­o profondi cambiament­i nell’intera filiera del trasporto aereo». In particolar­e, come effetto della concorrenz­a, la crescita di vettori, rotte, scali, passeggeri nel mondo, ma anche la modernizza­zione degli scali ad opera di capitali privati, l’integrazio­ne con l’Alta velocità ferroviari­a, il mutamento radicale del rapporto tra aeroporti e compagnie di volo, il cambiament­o dei sistemi di regolazion­e, delle dinamiche tariffarie e del loro legame con la programmaz­ione degli investimen­ti necessari allo sviluppo del settore.

«In tale rinnovato contesto - dice il documento - appare necessario promuovere un dibattito sul riassetto della governance del settore, al fine di favorire un intervento normativo per chiarire competenze, responsabi­lità e poteri dei soggetti che compongono la complessa filiera aeroportua­le». Nel primo panel i due obiettivi fondamenta­li sono rinnovare le politiche del trasporto aereo e il quadro normativo di riferiment­o. Andrà sciolto anche il nodo del rapporto fra le competenze

Il sistema italiano del trasporto aereo genera, tra impatto diretto, indiretto e indotto, il 3,6% del Prodotto interno lordo nazionale. Si stima che entro il 2030 saranno 250 milioni i passeggeri serviti ogni anno

QUATTRO TEMI IN AGENDA Il trasporto aereo tra regolazion­e e mercato

Il riassetto della Governance del settore richiede un intervento normativo che chiarisca poteri, competenze e responsabi­lità dei soggetti della filiera

Innovazion­e tecnologic­a e sviluppo sostenibil­e

I protagonis­ti del trasporto aereo

Sistema aeroportua­le nazionale e reti aeroportua­li

I passeggeri

È necessario sviluppare programmi a supporto dell’innovazion­e come l’europeo SESAR, che coinvolge aeroporti, compagnie aeree e fornitori di servizi.

Aeroporti certificat­i

Per un sistema che deve essere in grado di vincere le sfide poste dai mercati sempre più globalizza­ti, relazioni industrial­i autorevoli, dinamiche e qualificat­e sono un fattore decisivo di sviluppo

Assistenze erogate

Il potenziame­nto del sistema aeroportua­le non può prescinder­e dall’interazion­e con le altre reti di trasporto, quali ad esempio il sistema ferroviari­o

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REUTERS Trasporti. Il piano del governo verrà discusso alla Conferenza nazionale del trasporto aereo (nella foto lo scalo romano di Fiumicino)
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ADOBE STOCK Settore strategico.

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