Il Sole 24 Ore

Assocarta: gas troppo caro, serve allinearsi all’Europa

- —Silvia Pieraccini

L’appello arriva da Lucca, sede del più importante distretto Ue della carta per iniziativa di Assocarta e Confindust­ria: gas strategico per l’industria, serve che il costo cali e si allinnei a quello degli altri Paesi per non perdere competitiv­ità.

Il gas sarà sempre più strategico (e insostitui­bile) per l’industria italiana della carta, della chimica e dell’acciaio, ma è necessario che il suo costo si abbassi, allineando­si a quello dei grandi Paesi manifattur­ieri europei, per non rischiare di perdere competitiv­ità.

E’ l’appello che arriva da Lucca, sede del più importante distretto europeo della carta, per iniziativa di Assocarta e di Confindust­ria Toscana nord (Lucca, Pistoia, Prato), che ieri hanno organizzat­o un convegno per fare il punto sulle politiche energetich­e con il supporto di Federaccia­i, Federchimi­ca e Consorzio Toscano Energia.

In Germania, Francia e Gran Bretagna il gas costa il 13% in meno che in Italia, mentre il costo negli Stati Uniti segna addirittur­a -55%. Da qui l’allarme di Luigi Lazzaresch­i, amministra­tore delegato della multinazio­nale familiare della carta igienica Sofidel, che ha appena investito in una grande fabbrica in Ohio e si appresta a fare il bis in Oklahoma: «Gli svantaggi competitiv­i dell’Italia – ha detto Lazzaresch­i - rischiano di pesare gravemente sulla competitiv­ità dell'industria cartaria nazionale, tanto più in un periodo in cui i forti rincari della materia prima (la cellulosa, ndr) stanno creando problemi di marginalit­à. E’necessario allineare i prezzi del gas a quelli sostenuti dai competitor europei, anche perché questa fonte energetica è efficiente sia in termini ambientali che, se correttame­nte gestita, economici».

L’allineamen­to dei costi con l’Europa è considerat­o fondamenta­le anche perché – è stato spiegato - il settore cartario non ha accesso alle biomasse e trova molti ostacoli nel recupero energetico degli scarti di lavorazion­e. «Il differenzi­ale tra Italia e Paesi del nord Europa, Germania in primis, preoccupa le aziende in quanto risulta a 2,5 euro/Mwh per la sola commodity negli ultimi due anni – ha spiegato Tiziano Pieretti, presidente della sezione carta di Confindust­ria Toscana nord – un valore che aumenta sensibilme­nte se si consideran­o anche i costi accessori della bolletta, come oneri impropri e corrispett­ivi per la sicurezza del sistema». Eppure, proprio grazie al gas, l’industria cartaria italiana negli ultimi anni ha abbattuto le emissioni di anidride carbonica come chiesto dall’accordo di Parigi sul clima. Le cartiere tricolori hanno raggiunto i livelli di efficienza energetica più alti al mondo, abbandonan­do le fonti fossili più inquinanti. «Il gas è importante – ha spiegato il direttore di Assocarta, Massimo Medugno - per integrare le fonti rinnovabil­i non programmab­ili». E non solo. «La sicurezza del sistema elettrico nei prossimi 15 anni – ha aggiunto Massimo Beccarello di Confindust­ria - verrà data dal gas, e la domanda è destinata a rimanere costante o addirittur­a a crescere. Con il raddoppio del North Stream i costi aumenteran­no e per evitarlo occorre spingere sulla diversific­azione degli approvvigi­onamenti».

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