Assocarta: gas troppo caro, serve allinearsi all’Europa
L’appello arriva da Lucca, sede del più importante distretto Ue della carta per iniziativa di Assocarta e Confindustria: gas strategico per l’industria, serve che il costo cali e si allinnei a quello degli altri Paesi per non perdere competitività.
Il gas sarà sempre più strategico (e insostituibile) per l’industria italiana della carta, della chimica e dell’acciaio, ma è necessario che il suo costo si abbassi, allineandosi a quello dei grandi Paesi manifatturieri europei, per non rischiare di perdere competitività.
E’ l’appello che arriva da Lucca, sede del più importante distretto europeo della carta, per iniziativa di Assocarta e di Confindustria Toscana nord (Lucca, Pistoia, Prato), che ieri hanno organizzato un convegno per fare il punto sulle politiche energetiche con il supporto di Federacciai, Federchimica e Consorzio Toscano Energia.
In Germania, Francia e Gran Bretagna il gas costa il 13% in meno che in Italia, mentre il costo negli Stati Uniti segna addirittura -55%. Da qui l’allarme di Luigi Lazzareschi, amministratore delegato della multinazionale familiare della carta igienica Sofidel, che ha appena investito in una grande fabbrica in Ohio e si appresta a fare il bis in Oklahoma: «Gli svantaggi competitivi dell’Italia – ha detto Lazzareschi - rischiano di pesare gravemente sulla competitività dell'industria cartaria nazionale, tanto più in un periodo in cui i forti rincari della materia prima (la cellulosa, ndr) stanno creando problemi di marginalità. E’necessario allineare i prezzi del gas a quelli sostenuti dai competitor europei, anche perché questa fonte energetica è efficiente sia in termini ambientali che, se correttamente gestita, economici».
L’allineamento dei costi con l’Europa è considerato fondamentale anche perché – è stato spiegato - il settore cartario non ha accesso alle biomasse e trova molti ostacoli nel recupero energetico degli scarti di lavorazione. «Il differenziale tra Italia e Paesi del nord Europa, Germania in primis, preoccupa le aziende in quanto risulta a 2,5 euro/Mwh per la sola commodity negli ultimi due anni – ha spiegato Tiziano Pieretti, presidente della sezione carta di Confindustria Toscana nord – un valore che aumenta sensibilmente se si considerano anche i costi accessori della bolletta, come oneri impropri e corrispettivi per la sicurezza del sistema». Eppure, proprio grazie al gas, l’industria cartaria italiana negli ultimi anni ha abbattuto le emissioni di anidride carbonica come chiesto dall’accordo di Parigi sul clima. Le cartiere tricolori hanno raggiunto i livelli di efficienza energetica più alti al mondo, abbandonando le fonti fossili più inquinanti. «Il gas è importante – ha spiegato il direttore di Assocarta, Massimo Medugno - per integrare le fonti rinnovabili non programmabili». E non solo. «La sicurezza del sistema elettrico nei prossimi 15 anni – ha aggiunto Massimo Beccarello di Confindustria - verrà data dal gas, e la domanda è destinata a rimanere costante o addirittura a crescere. Con il raddoppio del North Stream i costi aumenteranno e per evitarlo occorre spingere sulla diversificazione degli approvvigionamenti».