Il Sole 24 Ore

Sblocca-cantieri senza crescita Muro M5s sulla mini-sanatoria

È scontro: domani al varo solo il testo appalti. Entra il pacchetto post-terremoto

- Filomena Greco Manuela Perrone

Il decreto sblocca-cantieri ingloberà le norme urgenti per semplifica­re la ricostruzi­one post-terremoto messe a punto dal sottosegre­tario M5S Vito Crimi. Ma non conterrà le misure per la crescita che il ministro Giovanni Tria avrebbe voluto far entrare nel testo, rinviate a un prossimo provvedime­nto. Vince la linea del vicepremie­r pentastell­ato Luigi Di Maio, che vuole un testo targato Cinque Stelle e promette: il Dl «sbloccherà 300 cantieri e 200mila posti di lavoro».

L’impianto del decreto è stato discusso ieri sera in un vertice a Palazzo Chigi, presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro delle Infrastrut­ture Danilo Toninelli, la viceminist­ra dell’Economia Laura Castelli, il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli e i sottosegre­tari leghisti Edoardo Rixi e Armando Siri. Non sono mancate nuove tensioni: i pentastell­ati hanno alzato il muro contro l’inseriment­o di una sanatoria avanzata dal Carroccio, che punta a evitare gli accertamen­ti di conformità per le miniirrego­larità degli edifici privati costruiti prima del 1977. I Cinque Stelle fanno trapelare che si tratta di un «condono», la Lega smentisce.

Se il Carroccio ha continuato a perorare invano la causa del super commissari­o unico,è invece stato stralciato dalle bozze l’elenco delle nove “mini-opere” da commissari­are, quasi tutte al Centro-Sud, che aveva fatto infuriare Matteo Salvini. No a «intervento minimo», ha ribadito il vicepremie­r leghista. Nel decreto dovrebbe dunque rimanere solo la procedura di nomina dei commissari straordina­ri e due casi specifici, la viabilità in Sicilia e i piccoli Comuni, rinviando le altre scelte a valutazion­i successive. Tra le novità proposte dal M5S anche un’Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe, sul modello di quella già istituita per strade e ferrovie.

Intanto è proseguito in Piemonte il tour di Conte e Toninelli ai cantieri bloccati. Sotto la lente, ieri, l’Asti-Cuneo, opera avviata nel 2004 ma interrotta dal 2012, con un intero territorio mobilitato. La soluzione messa in campo di fatto fa leva sullo stesso progetto definito ai tempi del ministro Delrio ma con una ricetta politico-finanziari­a diversa: realizzare la “bretella” che collegherà il moncone dell’A33 in località Cherasco alla tangenzial­e di Alba, 9,5 chilometri, due lotti, poco più di 350 milioni di valore, senza però concedere un prolungame­nto delle concession­i. «Questa nuova soluzione – spiega Toninelli – porta risparmi per 213 milioni. Partiremo in estate con il primo lotto». Trenta mesi di tempo per i lavori, per i quali non sarà necessario l’ok dell’Europa, aggiunge il ministro. A fare l’investimen­to sarà il Gruppo Gavio, che controlla la società Asti-Cuneo: a fronte dell’impegno finanziari­o potrà contare su un valore di subentro allo scadere della concession­e sull’A4, nel 2026, di 806 milioni invece che 423. Cade dunque l’ipotesi di un prolungame­nto della concession­e a Satap per la Torino-Milano. Alla stima di risparmio di 213 milioni si giunge tenendo in consideraz­ione il valore dei 4 anni di prolungame­nto della concession­e (1.025 milioni di Ebitda). «Siamo venuti per risolvere un problema. Vogliamo fare opere realmente utili e sostenibil­i» dice Conte a margine della riunione nella Prefettura di Cuneo con le forze produttive e gli amministra­tori locali che da settimane si alternano in un presidio per chiedere risposte sull’infrastrut­tura. Avvertendo: «Sono finiti i tempi delle proroghe continue, dei regali ai concession­ari e dello sperpero di risorse pubbliche».

 ??  ?? Salta l’elenco delle mini-opere. Il ministro delle Infrastrut­ture Danilo Toninelli ha partecipat­o al vertice di ieri a Palazzo Chigi. Dalla bozza del Dl sblocca-cantieri è stato stralciato l’elenco delle nove “mini-opere” da commissari­are tranne Sicilia e piccoli comuni
Salta l’elenco delle mini-opere. Il ministro delle Infrastrut­ture Danilo Toninelli ha partecipat­o al vertice di ieri a Palazzo Chigi. Dalla bozza del Dl sblocca-cantieri è stato stralciato l’elenco delle nove “mini-opere” da commissari­are tranne Sicilia e piccoli comuni

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