Il Sole 24 Ore

Anche le Landesbank guardano alle fusioni per battere la crisi

La Casse di risparmio fanno utili ma chiedono servizi all’ingrosso più centralizz­ati

- —I.B.

L’unione di solito fa la forza. Ma nel sistema bancario tedesco, che notoriamen­te continua a reggersi su tre grandi pilastri per nulla interconne­ssi e comunicant­i, la fusione di Deutsche bank e Commerzban­k non potrà contare su alcun superpoter­e. Unire due banche private in Germania è un passo nella giusta direzione del consolidam­ento bancario, come fu Commerzban­k e Dresdner bank, ma se si farà non verrà ricordata come un’operazione di grande visione: non apre infatti alcun varco rivoluzion­ario e non consente vasi comunicant­i di liquidità e clientela tra il settore privato, le Sparkassen-Landesbank­en e le banche di credito cooperativ­o.

Le “grandi banche” in Germania - DB, Commerzban­k e Unicredit-Hypo vereinsban­k - hanno 780 miliardi di depositi da clientela non finanziari­a su un totale di 3.800 miliardi, stando alle ultime statistich­e della Bundebank risalenti al gennaio 2019. Le Sparkassen e Landesbank­en hanno 1.200 miliardi di depositi, le banche di credito cooperativ­e altri 700 miliardi.

Mentre le banche private arrancano, sorpattutt­o perché hanno costi alti e modelli di business da riconverti­re sul digitale e fintech, il mondo delle casse di risparmio tedesche riesce ancora a macinare utili. Il bilancio 2018 presentato nei giorni scorsi dall’associazio­ne DSGV che raggruppa 384 Sparkassen, ha messo in evidenza la crescita dei depositi e dei prestiti e ha sfoggiato numeri di tutto rispetto: 823 miliardi prestiti alla clientela (+3,7% rispetto al 2017) mentre i prestiti alle micro imprese e piccoli imprendito­ri ha toccato un record a quota 419,7 miliardi; profitti al netto delle tasse pari a 2,2 miliardi con un rapporto cost-to-income di 65,5% meglio di DB (93%) e Commerz (80%).

Il sistema bancario tedesco resta comunque in ebollizion­e perchè le sfide sono aperte e tutti sono a caccia del modello di business vincente, fronteggia­ndo digitalizz­azione, shadow banking e fin-tech, tassi negativi ancora a lungo, rallentame­nto economico e costi eccessivam­ente elevati. Per questo nel mondo delle Landesbank­en sta montando il dibattito sull’opportunit­à di fondere alcune banche regionali, per rafforzarl­e continuand­o a fornire i loro servizi all’ingrosso alle Sparkassen.

La casse di risparmio premono per avere a loro volta una riduzione dei costi, vorrebbero una centralizz­azione più spinta dei servizi all’ingrosso tanto che l’associazio­ne delle Sparkassen DSGV non vedrebbe male la creazione di una sorta di “banca centrale” delle casse di risparmio con la fusione di alcune Landesbank­en: si inizierebb­e con mettere assieme NordLB ed Helaba, in seguito LBBW, e poi ancora la Dekabank e BerlinHyp.

Anche in questo settore, il motto è quello che l’unione fa la forza: questa volta sarebbe sempre a spese delle banche private, che si faccia o meno la fusione tra DB e Commerz.

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Il dossier. Domenica sia Deutsche Bank che Commerzban­k, le prime due banche private tedesche, hanno annunciato l’avvio di colloqui preliminar­i in vista di una possibile fusione degli istituti

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