Il Sole 24 Ore

Porti, Trieste punta sui treni dall’Austria

L’Autorità di sistema ha siglato memorandum con Obb-Infra e Rail Cargo

- —Raoul de Forcade

In attesa del memorandum of understand­ing da firmare con i cinesi di Cccc, al momento in standby, in attesa degli sviluppi politici legati alla più ampia intesa tra Italia e Cina, il porto di Trieste torna, per così dire, all’antico e si rivolge all’Austria. Ieri, proprio nel giorno in cui ricorrevan­o i 300 anni dell’istituzion­e del porto franco triestino, da parte dell’imperatore Carlo VI, l’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale ha siglato due intese con le ferrovie austriache. Il primo memorandum è con Obb-Infra e il suo omologo italiano Rfi; il secondo con Rail Cargo Austria, impresa ferroviari­a sempre del gruppo Obb, guidato da Andreas Mattha.

Il primo accordo, spiega il presidente dell’Adsp, Zeno D’Agostino, «punta a mettere in campo, soprattutt­o per quanto riguarda il corridoio del Tarvisio, un’analisi dell’incrocio tra domanda e offerta dove l’espression­e della prima è il sistema portuale e i rappresent­anti dell’offerta sono i due grandi gestori delle infrastrut­ture. Su quel corridoio c’è la parte italiana e la parte austriaca: vogliamo fare un ragionamen­to per capire come possono essere armonizzat­e le cose, dal punto di vista della pianificaz­ione».

Il secondo memorandum, prosegue D’Agostino, «è con Rail cargo Austria, che è ormai la prima impresa ferroviari­a del porto di Trieste. Quest’anno ha movimentat­o circa 3mila treni e voleva avere un accordo strutturat­o con l’Adsp. Anche in questo caso vogliamo incrociare la capacità del porto e le esigenze di Rail Cargo, portando avanti una pianificaz­ione comune. Il ragionamen­to, tra l’altro, non vale solo per Trieste ma per tutto il sistema, cioè Monfalcone, Interporto Fernetti, Villa Opicina e Cervignano. Rail Cargo Austria è, poi, leader in Ue anche come gestore di terminal; e nell’accordo c’è un accenno su ipotesi di partenaria­to nella gestione di infrastrut­ture ferroviari­e in Austria o in Ungheria, dove loro sono ben posizionat­i».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy