Visco e la strada da fare per la gestione delle crisi
C’è ancora molto da fare per garantire che le soluzioni delle crisi bancarie si facciano «in modo ordinato, rapido ed efficiente». Lo scrive il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella prefazione al volume di Rainer Masera «Community banks e banche del territorio: si può colmare lo iato sui due lati dell’Atlantico?». Ripercorrendo le riforme degli ultimi anni (dalle modifiche interpretative sulla disciplina degli aiuti di Stato all’istituzione del Meccanismo di risoluzione unico) è stata di fatto eliminata - annota il governatore - una fase precedente la soluzione delle crisi dedicata all’ individuazione dei modi più idonei a evitare «l’uscita traumatica di un intermediario dal mercato e preservare il valore dei rapporti creditizi». La revisione del quadro normativo - prosegue Visco «dovrebbe mirare a rendere gestibile l’uscita di intermediari dal mercato, anche con l’intervento, in situazioni di crisi, dei fondi di garanzia dei depositi». Quanto all’uso di risorse pubbliche «si tratta di casi eccezionali, non facilmente generalizzabili e con rischi elevati» e soprattutto va distinto tra «le misure volte a favorire soluzioni di mercato ed evitare potenziali pericoli perla stabilità finanziaria ... dagli aiuti di Stato effettivamente distorsivi della concorrenza». (D.Col.)