Champs Élysées vietati ai Gilet Gialli
Il premier Philippe annuncia misure restrittive anche a Tolosa e Bordeaux Rimosso il prefetto di Parigi Macron prepara altri provvedimenti
Vietate le manifestazioni. Rimosso il prefetto di Parigi. Dopo i saccheggi dei Gilets Jaunes, e dei black bloc, sull’Avenue des Champs-Elisées, Emmanuel Macron e il presidente del consiglio Edouard Philippe hanno varato misure molto dure contro le proteste del sabato. Provvedimenti destinati ad aumentare le polemiche contro il Governo di Parigi.
Le proteste sono state vietate nei tre maggiori centri che hanno visto protagonisti i Gilets: Parigi, Bordeaux, Tolosa. Non in tutta la città, ma in alcuni quartieri considerati simbolici e quindi particolarmente colpiti dai manifestanti: gli Champs a Parigi, quindi,Place Pey-Berland a Bordeaux, e Place du Capitole a Tolosa.Il divieto, in ogni caso, scatterà solo nel caso in cui siano identificati gruppi violenti che abbiano l’intenzione di danneggiare edifici, negozi e veicoli. Alle forze di polizia sarà concessa maggiore autonomia operativa,sia pure sotto un comando unificato che renda più semplice l’intervento delle forze dell’ordine per disperdere i manifestanti e procedere agli arresti. La Gendarmerie sarà dotata di mezzi migliori per il trasferimento dei fermati e di droni,sarà aumentato l’uso dei video per il riconoscimento dei manifestanti e saranno utilizzati spray indelebili per “segnare” i più violenti. Saranno aumentate inoltre le sanzioni comminate per la partecipazione a manifestazioni non autorizzate e sarà rafforzato il piano di sostegno per i commercianti danneggiati.
«Il presidente della repubblica ha chiesto al governo una risposta all’altezza della sfida», ha detto Philippe, secondo il quale le iniziative del governo disegnano «una nuova strategia», che rinforzi «la fermezza della dottrina del mantenimento dell’ordine» contro gli ultrà. In un’intervista televisiva, il presidente del Consiglio ha addirittura parlato di una «strategia di guerra»: «I parigini - ha detto - vogliono che noi siamo più aggressivi». Philippe ha voluto comunque precisare che il diritto a manifestare sarà protetto. «Non confondo i casseurs con la stragrande maggioranza dei gilets gialli che, tra l’altro, non manifestano più».
Le decisioni sono state accompagnate anche da un cambiamento della leadership delle forze di polizia nella capitale. Il prefetto di Parigi, Michel Delpuech, accusato di «non aver correttamente eseguito» le disposizioni del governo (e di aver così alimentato le aspre critiche dell’opposizione), sarà sostituito domani da Didier Lallement, attuale prefetto della Nouvelle-Acquitaine.
Delpuech è lo stesso funzionario che, nelle audizioni parlamentari sul caso Benalla, aveva denunciato «derive individuali inaccettabili, in un retroterra di favoritismi malsani», riferendosi forse più alle forze di polizia e alle protezioni da esse fornite all’addetto alla sicurezza di Macron che all’entourage del presidente.La sua colpa,in questa occasione, sarebbe invece stata quella di imporre un utilizzo ridotto durante le manifestazioni dei proiettili di gomma - particolarmente pericolosi - in uso alla Polizia francese in seguito alle forti polemiche che sono esplose nel Paese.
Questi dettagli lasciano immaginare quanto potranno risultare controverse le decisioni del presidente. Il Parlamento europeo ha recentemente condannato l’uso dei proiettili di gomma da parte della polizia di Parigi, e lo stesso Défenseur des Droit, Jacques Toubon, autorità amministrativa indipendente, nel suo ultimo, severo rapporto pubblicato la settimana scorsa aveva criticato sia l’uso di questa arma di dissuasione,i Lanceurs de balles de défence (Lbd), sia delle granate esplosive GliF4, usate nel mondo soltanto dalla Gendarmerie, e in grado di mutilare le vittime.
Anche i Gilets sembrano voler ora cambiare strategia. Eric Drouet,uno dei promotori delle proteste, ha dichiarato - senza davvero condannare le violenze, «necessarie per scuotere il governo» - di non voler più partecipare a marce di protesta perché non abbastanza efficaci. Per oggi ha chiamato i manifestanti a bloccare raffinerie e depositi di carburante.
I danni stimati al commercio