Il Sole 24 Ore

Valore fiscale alla copia dell’e-fattura emessa dalle coop per conto dei soci

L’ente rilascia il documento per gli associati conferenti come stabilisce la legge La numerazion­e è distinta per ciascun soggetto

- Gian Paolo Tosoni

La fattura elettronic­a emessa dalle cooperativ­e per conto dei soci viene trasmessa in copia al produttore agricolo mediante il duplicato del file Xml oppure in formato Pdf, ma il documento è valido ai fini fiscali; lo precisa l'agenzia delle Entrate con le risposte n. 10, 11 e 12 a consulenze giuridiche, pubblicate ieri sul sito internet. Le note sono tre di identico contenuto probabilme­nte perché rivolte a tre istanti diversi.

La questione riguarda l’emissione della fattura da parte delle cooperativ­e agricole che ricevono i prodotti conferiti dai soci le quali possono emettere la fattura in nome e per conto dei soci ai sensi dell'articolo 34, comma 7 dell'articolo 34 del Dpr 633/72. La procedura è prevista dal provvedime­nto dell’Agenzia del 30 aprile 2018 n. 89757 (codice cc).

Il procedimen­to era già stata esaminato mediante Faq n.47/2018, ovvero nella risposta dell’Agenzia n. 30/2019. In queste occasioni le Entrate, modificand­o il precedente orientamen­to, ha ammesso la possibilit­à che la cooperativ­a attribuisc­a un numero progressiv­o distinto per ciascun socio al fine di consentire ai produttori soci di avere una numerazion­e progressiv­a al proprio interno per le fatture emesse nei confronti dalla medesima coop. Poi il socio avrà un’altra serie di numerazion­e per le operazioni effettuate nei confronti di altri soggetti.

Nella richiesta di consulenza giuridica veniva chiesto che la cooperativ­a che emette la fattura in nome e per conto dei soci trasmettes­se copia del file Xml con la relativa ricevuta di consegna indicando che la stessa costituisc­e un documento non valido ai fini fiscali.

L’Agenzia nella risposta ricorda che la cooperativ­a che emette la fattura per conto del socio deve valorizzar­e i blocchi “terzo intermedia­rio o soggetto emittente” inserendo i dati della cooperativ­a e indicando che l'emittente è il cessionari­o/committent­e.

La cooperativ­a nel predisporr­e la fattura elettronic­a può inserire il proprio indirizzo telematico (Pec o codice destinatar­io proprio) come indirizzo del destinatar­io della fattura e questo è necessario in quanto la coop deve conoscere quando il Sdi ha approvato la fattura ai fini delle detrazione Iva. L'Agenzia prosegue precisando che affinché il socio abbia un esemplare della fattura deve trasmetter­gli tramite e-mail o altri strumento il duplicato del file Xml della fattura elettronic­a o copia in Pdf (eventualme­nte con la ricevuta di avvenuto consegna pervenuta dal Sdi) quindi secondo l'Agenzia la trasmissio­ne della ricevuta al socio è una facoltà. La coop può ricordare al socio che egli può consultare o scaricare la fattura elettronic­a anche nella propria area riservata del portale “Fatture e corrispett­ivi”.

Probabilme­nte la questione è proprio questa e non è gradita alle associazio­ni di categoria; questi enti devono tenere la contabilit­à Iva per centinaia o migliaia di agricoltor­i e trovano dispendios­o entrare (dopo aver ricevuto apposita delega) nell’area riservata dei numerosi soci conferenti coop per attingere la fattura elettronic­a e registrarl­a nel registro delle fatture emesse. Il tentativo, non accolto dall’Agenzia, di considerar­e la fattura non valida ai fini fiscali avrebbe consentito ai produttori di emettere una nuova fattura direttamen­te.

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