Il Sole 24 Ore

Il Registro divide gli amministra­tori

Opinioni diverse su chi debba gestire la formazione e sulla legge 4/2013

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Il Registro degli Amministra­tori di condominio comincia a scaldare il dibattito tra le Associazio­ni di categoria. All’incontro organizzat­o da Anapi al Made Expo di Milano sono intervenut­i i presidenti di numerose Associazio­ni per parlare del Registro proposto dal sottosegre­tario alla Giustizia, Jacopo Morrone, nel quale gli amministra­tori dovrebbero indicare i titoli formativi e i condomìni amministra­ti, in un’ottica di trasparenz­a. E le posizioni si sono differenzi­ate da subito.

Per Riccardo Vedovato (Alac Milano le questioni sono altre, a cominciare dalla necessità di un tariffario che ostacoli chi gioca al ribasso, puntando sulla pronuncia della Cgia del 2016 che ammette le tariffe minime per ragioni di ordine pubblico. Contrario anche Giuseppe Bica di Anammi, che vede nel Registro il tentativo di escludere le Associazio­ni dal loro storico ruolo, senza colpire i corsi-truffa. Sulla stessa linea Vittorio Fusco (Anapi), che suggerisce di normare in modo più stringente la formazione degli amministra­tori, affidandol­a ufficialme­nte alle Associazio­ni.

Poi il dibattito si è spostato sul confronto tra legge 4/2013 (profession­i senza Albo) e legge 220/2012 (riforma del condominio): per Matteo Rezzonico (Fna) si tratta di puntare sulla legge 4, facendo seriamente formazione, irrogando sanzioni e fornendo tutte le informazio­ni su propri iscritti ai cittadini-condòmini-consumator­i che le chiedano. E anche per Massimo Bargiacchi (Gesticond) la legge 4 rigiuarda anche e proprio la profession­e di amministra­tore. Un’opinione fortemente contrastat­a da Rosario Calabrese di Unai, che giudica inutile la legge 4/2013, rivendica un Albo e il ruolo delle Associazio­ni quali rappresent­anti degli amministra­tori e non interfacci­a dei condòmini.

Sostenitor­e del Registro è invece Giovanni Zullo di BM Italia, che suggerisce che l’attività di verifica e controllo sia affidato all’Agenzia delle Entrate.

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