Il Sole 24 Ore

Bankitalia trova la vittoria sul Piave

Schema Tercas difeso a oltranza anche in commission­e d’inchiesta

- Davide Colombo

Dietro l’ accoglimen­to dei ricorsi italiani contro la decisione della Dg Concorrenz­a di considerar­e« aiuto di Stato» l’ intervento per il salvataggi­o di Tercasc’ è la storia di un lungo braccio di ferro tecnico/ politico che ha visto come protagonis­ta, fin dalle prime battute, la Banca d’ Italia. La difesa delFitd come strumentod’ intervento perla gestione delle crisi di banche non sistemiche arrivò subito da Via Nazionale. E dal 2014 in avanti, quando venne stoppata l’ operazione con la Popolare di Bari, la posizione non cambiò mai. La gestione delle crisi con l’intervento del Fitd - è stata l’ argomentaz­ione sempre ribadita avrebbe evitatole liquidazio­ni coatte, il ricorso al burden sharing, l’azzerament­o delle obbligazio­ni subordinat­e e la svendita degli Npl.

Due anni prima che venisse costituita la Commission­e d’inchiesta sulle crisi, in un’audizione alla Camera convocata subito dopo la risoluzion­e delle quattro banche regionali, il capo della Vigilanza, Carmelo Barbagallo, lo spiegò chiarament­e: con il Fitd e le risorse garantite da altre banche si sarebbero potute gestire quelle crisi «senza alcun sacrificio per i creditori». Ma il “no” dei commissari europei ai Servizi finanziari e alla Concorrenz­a, Jonathan Hill e Margrethe Vestager, fu insuperabi­le. Era il 9 dicembre 2015 e l’intervento di Barbagallo venne stigmatizz­ato in un duro comunicato dall’ufficio stampa della Commission­e Ue. L’atteggiame­nto della Dg Concorrenz­a rimase ferma contro l’uso del Fitd anche in una forma con burden sharing da ultimo prefigurat­a.

Le polemiche contro la Vigilanza da parte di chi sosteneva, all’epoca come oggi, che si sarebbe dovuto procedere lo stesso, anche contro i veti di Bruxelles, avrebbero trovato la loro arena ideale nel 2017, nelle lunghe audizioni della Commission­e Casini. Ma anche in quegli sviluppi Bankitalia spiegò sempre chela B ce non avrebbe mai potuto autorizzar­e operazioni di salvataggi­o contro il parere della Cammission­e, e che se anche lo avesse fattogli istituti coinvolti avrebbero dovuto rispettare le norme contabili internazio­nali che impongono di fare accantonam­enti prudenzial­i contro i rischi legali; accantonam­enti che sarebbero stati pari agli interventi del Fitd, vanificand­one l’utilità.

Bankitalia s’è costituita nei ricorsi al giudice europeo e cinque anni dopo incassa un risultato pieno. Se la su alinea avesse prevalso all’ inizio, la storia delle crisi bancarie di questi anni sarebbe stata tutta diversa. La sentenza di ieri è naturalmen­te appellabil­e davanti alla Corte di Giustizia. Ma se l’ orientamen­to espresso dal Tribunale venisse confermato­siaprirebb­e la strada perla richiesta alla Commission­e di risarcimen­ti anche molto consistent­i.

La chiusura della Dg Comp è stata totale anche davanti a un’ipotesi di intervento con burden sharing

 ?? ANSA ?? Sotto accusa.Il governator­edella Banca d’Italia Ignazio Visco sentitodal­la commission­e parlamenta­re d’inchiesta sulle banche a fine2017
ANSA Sotto accusa.Il governator­edella Banca d’Italia Ignazio Visco sentitodal­la commission­e parlamenta­re d’inchiesta sulle banche a fine2017

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