Poste raddoppia l’utile: dividendo in crescita a 0,441 euro
Il ceo Del Fante: interessati a valorizzare Sia anche attraverso una fusione Target per l’utile 2019 fissato a 1,1 miliardi, con ricavi a 11 miliardi
Poste Italiane batte i target 2018 sia per il risultato operativo, pari a 1,499 miliardi, sia per l’utile netto.
Poste Italiane mette le ali. I risultati 2018 annunciati ieri in occasione di una conferenza stampa dall’ad Matteo Del Fante battono i target sia per il risultato operativo, pari a 1,499 miliardi in aumento del 33,5%, sia per l’utile netto che raddoppia da 709 milioni a 1,399 miliardi beneficiando di 385 milioni di imposte differite (Dta). Il mercato apprezza decisamente e spinge il titolo in Borsa (+2,58%) a 8,36 euro, il prezzo massimo mai raggiunto dopo l’Ipo del 2015. Del Fante ieri ha tenuto a rimarcare che i risultati beneficiano di una crescita dei ricavi ricorrenti (+2,2% a 10,8 miliardi) e di una minore dipendenza dalle plusvalenze per la vendita di titoli di Stato,che per anni hanno contribuito a sostenere il conto economico del Bancoposta. I numeri approvati ieri dal cda hanno portato il management a proporre un dividendo di 0,44 euro per azione, in aumento del 5% rispetto al precedente esercizio: la cedola che verrà riconosciuta al ministero per l’Economia sarà pari a 168 milioni, alla Cdp andranno 201 milioni.
Ieri sono stati comunicati alcuni aspetti salienti delle guidance per il 2019, in attesa della presentazione del piano industriale che sarà fatta oggi a Londra davanti alla comunità finanziaria. Il target per l’utile netto al 2019 si attesta a 1,1 miliardi, per i ricavi a quota 11 miliardi, per l’utile operativo a 1,6 miliardi e c’è una conferma della politica dei dividendi, con un cedola in aumento del 5 per cento.
Ieri il management si è soffermato su alcune operazioni straordinarie che potrebbero coinvolgere Poste. Del Fante ha ancora una volta escluso che sul tavolo ci sia alcun dossier relativo ad Alitalia, mentre ha confermato l’interesse per la valorizzazione di Sia, sia attraverso una fusione sia attraverso una crescita stand alone. «Con Cdp, assieme alla quale siamo azionisti di maggioranza, ci sediamo al tavolo per considerare tutte le ipotesi di valorizzazione possibili in un settore che sta vivendo una trasformazione importante anche attraverso operazioni di acquisizioni e fusioni», ha detto Del Fante glissando sulla domanda in merito alla possibilità della cessione della quota di Cdp in Sia a Poste. «La quotazione di Nexi (con la quale è stata valutata una fusione poi saltata, ndr) sarà un momento molto importante per avere una indicazione su quale è la valutazione di una società di questo tipo in Italia. Con la quotazione in corso il quadro resta legato al prospetto presentato al mercato, quindi sono esclusi accordi in questa fase», detto il cfo Guido Maria Nola.
Del Fante ha poi annunciato che Poste sta studiano forme innovative per la consegna dei pacchi: dalla sperimentazione del recapito con i droni a quella dell’auto senza guidatore che si parcheggia sotto casa di chi ha ordinato un pacco, il quale può aprirla utilizzando un apposito codice.
Tornando ai conti approvati ieri, la società ha migliorato il coefficiente Solvency II, messo alla prova dall’incremento dello spread sui titoli di Stato in cui la società investe la raccolta assicurativa: il coefficiente raggiungerà presto quota 235% in virtù di un impegno formale di un miliardo assunto dalla capogruppo per una eventuale ricapitalizzazione di Poste Vita e l’impegno di ulteriori 750 milioni che serviranno per rifinanziare un bond subordinato in scadenza. Sempre in tema assicurativo, la società ha frenato sul debutto nel settore dell’RcAuto. «Abbiamo deciso di avviare progetti pilota testando questo buisness sui nostri dipendenti - ha spiegato l’ad -. Ancora non abbiamo individuato il partner per avviare questa attività». La società ha ridotto i costi operativi dell’1 per cento, a 9,3 miliardi, dopo accantonamenti per 619 milioni per prepensionamenti. Non c’è ancora, invece, una stima precisa dell’impatto di quota 100 sul personale dell’azienda.