A Lucca in calo del 14% gli illeciti
Irecord evidenziati dall’indice della criminalità non sono solo negativi. Anno dopo anno, infatti, sebbene in fondo alla classifica, fanno capolino le performance positive dei territori che, complici politiche ad hoc, si rivelano sempre più sicuri.
È il caso di Lucca: ordinando le 106 province in base alla variazione rispetto all’anno precedente, infatti, è nella provincia toscana che la lotta al crimine ottiene il risultato più efficace. Qui le denunce sono in calo del 14 per cento. «L’allarme sociale sul territorio è principalmente legato ai furti - afferma Francesco Raspini assessore alla Sicurezza del Comune di Lucca - e l’anno scorso grazie all’azione delle forze dell’ordine ci sono state diverse operazioni che hanno portato all’arresto di bande di delinquenti che agivano soprattutto nelle abitazioni».
A questi fatti di cronaca, la provincia toscana aggiunge una serie di misure messe a punto per combattere i dati negativi: «Abbiamo esteso la rete di videosorveglianza cittadina - aggiunge l’assessore da 40 a 130 telecamere e, nei prossimi mesi, arriveremo a 170. In alcuni quartieri, poi, abbiamo favorito la nascita di gruppi di controllo di vicinato, essenziali per affiancare il lavoro degli agenti».
Anche nel caso di Lucca i dati provinciali vanno letti considerando i flussi turistici che ogni anno popolano la Versilia. Questo aspetto, probabilmente, contribuisce anche al trend in controtendenza legato alle rapine sul territorio: all’interno degli esercizi commerciali nel 2018 si sono registrati 24 episodi, in aumento del 60% rispetto all’anno precendete.
In aumento anche gli espisodi di estorsione denunciati dalla popolazione lucchese (+42%), in tutto 74 nel 2018, e i reati legati alla produzione e al traffico di stupefacenti (15 nel 2018, in aumento del 36%). «Ci preoccupa il crescente consumo di droghe - conclude Raspini che va combattuto non solo sul piano della repressione criminale ma anche a livello sociale, partendo dalle famiglie».