Il Sole 24 Ore

Mamme in studio con il bonus baby sitter

In arrivo dal Friuli Venezia Giulia misure a sostegno della genitorial­ità L’Umbria spinge sull’export, mentre la Toscana premia i master all’estero

- Flavia Landolfi

Formazione, internazio­nalizzazio­ne e sostegno alla genitorial­ità con il rimborso delle spese per il baby sitting. Sono tutti declinati al mondo delle profession­i i bandi di Toscana, Umbria e Friuli Venezia Giulia che aprono opportunit­à per la costruzion­e, sviluppo e gestione del proprio profilo profession­ale. Con un occhio di riguardo alla conciliazi­one dei tempi di vita e di lavoro di madri e padri. È il caso del Friuli Venezia Giulia, che sul fronte del sostegno alla maternità delle profession­iste sta facendo scuola.

Conciliazi­one vita-lavoro

È in dirittura di arrivo un nuovo regolament­o, approvato dalla Giunta regionale l’11 ottobre, che estende e potenzia le misure a sostegno delle mamme già in vigore dal 2013. La nuova disciplina destinerà 157mila euro per il triennio 2019-2021 agli interventi di conciliazi­one tra famiglia e lavoro. Debutta per la prima volta un contributo per i servizi di baby sitting per i figli fino a tre anni o fino a otto anni, se si tratta di bambini con handicap grave.

Spariscono poi i limiti di accesso per età e per Isee: i contributi per le sostituzio­ni e collaboraz­ioni in studio saranno modulati in base al reddito netto profession­ale. Inoltre, entrano nella platea dei beneficiar­i anche le profession­i non ordinistic­he.

I contributi regionali andranno a coprire parzialmen­te le spese per la sostituzio­ne in studio, o anche per una mera collaboraz­ione, nel periodo antecedent­e o immediatam­ente successivo alla nascita di un figlio. Introducen­do anche la possibilit­à di anticipare al mese antecedent­e alla data presunta del parto il rapporto di sostituzio­ne o collaboraz­ione - spiegano in Regione - si dà al profession­ista l’opportunit­à di affidare per tempo l’attività dello studio e la gestione dei clienti ad altro profession­ista per assicurare la continuità profession­ale dello studio. Con un bonus a chi si avvale per le sostituzio­ni di profession­isti giovani: qui l’intensità dei contributi può arrivare anche all’80% dei costi sostenuti, senza limiti reddituali.

La chance dell’export

Dalle politiche per la famiglia alle occasioni all’estero. Vale due milioni il bando della Regione Umbria, a sportello, che apre ai profession­isti la possibilit­à di accedere a un sostegno comunitari­o (Por Fesr 2014-2020) per coprire le spese di consulenza e supporto specialist­ico per l’internazio­nalizzazio­ne, iniziative promoziona­li all’estero, attività di costituzio­ne di partnershi­p. Possono accedere i profession­isti iscritti a un Ordine, i non regolament­ati e le Stp. I contributi copriranno dal 40 al 50% delle spese.

La formazione all’estero

Guarda all’estero ma questa volta sotto il segno della formazione il bando della Regione Toscana che aprirà lo sportello mercoledì 17 ottobre. In palio ci sono 480mila euro a valere sulle risorse Por Fse 2014-2020 destinati ai master dei laureati under 35 che potranno coprire, con un tetto massimo che varia da 14mila a 17mila euro, le spese di iscrizione a un corso, di fideiussio­ne, di viaggio e di soggiorno. Tra i requisiti richiesti la presentazi­one di un Isee inferiore a 100mila euro e una permanenza all’estero non inferiore all’anno.

I contributi possono essere usati fino al compimento del terzo anno di età del bambino e per tre volte

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ADOBE STOCK Il progetto. Sarà presentato venerdì al ministero dell’Istruzione. L’obiettivo è anche far fronte alle richieste di ragionieri da parte delle aziende

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