Aumento a sorpresa per i contributi
Dal mese di ottobre aumentano i contributi a carico delle amministrazioni sugli alcuni elementi retributivi utili ai fini del Tfr. Sembrerebbe questo il contenuto del messaggio Inps n. 2440/2019 che ha per oggetto l’aggiornamento del tracciato UniEmens ListaPosPa.
La modifica è volta a mettere in evidenza voci stipendiali utili ai fini del Tfr, e non ai fini Tfs, in forza di una previsione del contratto nazionale del comparto.
Su questi «ulteriori elementi» i contributi sono pari all’aliquota di computo del 6,91% con un aumento, per sanità ed enti locali, del 2,03% pari alla differenza tra il 4,88% (il 6,10% sull’80% dell’imponibile) e il 6,91%. Nel comparto delle Funzioni locali si tratta principalmente della retribuzione di posizione dei titolari di posizione organizzativa e dei diritti di segreteria. L’abitudine a seguire pedissequamente le indicazioni di prassi può far perdere la bussola rispetto ai principi generali del diritto. Il quesito è semplice: perché una modifica del tracciato UniEmens dovrebbe cambiare la contribuzione? Se le aliquote contributive sono previste da una norma di legge, cosa è cambiato? La risposta è quantomeno disarmante: il messaggio richiama l’art. 1, comma 7 del Dpcm del 20 dicembre 1999 e l’articolo 4, comma 2, dell’accordo quadro nazionale del 29 luglio 1999. Ovvero del quadro normativo generale sul Tfr e la previdenza complementare.
Quindi non si tratta di una modifica normativa ma di una evoluzione interpretativa.