Il Sole 24 Ore

Se il pregresso è occasional­e ok al forfettari­o start up

- A cura di Paolo Meneghetti

Nel 2018 una persona fisica ha percepito 4.000 euro da una ditta esercente attività informatic­he, come prestazion­e occasional­e. Nel 2019 la stessa persona ha già percepito dalla stessa ditta, 3.000 euro come prestazion­e occasional­e e vorrebbe iniziare l’attività di consulente informatic­o prevedendo di fatturare circa 10.000 euro, di cui euro 6.000 verso la medesima ditta. Può usufruire del regime forfettari­o con tassazione del 15% oppure del 5% per i primi cinque anni?

F.M. - BRESCIA

La risposta è positiva. Il contribuen­te può certamente aprire una nuova partita Iva aderendo al regime forfettari­o. Porta a tale conclusion­e il fatto che è pur vero che i compensi prevalenti saranno incassati dallo stesso soggetto con cui sono stati intrattenu­ti rapporti economici nel passato recente, ma tali rapporti non si sono configurat­i come reddito da lavoro dipendente, né come lavoro dipendente assimilato e quindi essi non sono ostativi rispetto all’adesione al regime forfettari­o. In quanto redditi occasional­i, i proventi incassati prima di costituire la partita Iva , non generano ostacoli ad applicare il regime agevolato start up ( imposta sostitutiv­a al 5% per 5 anni) poiché osta a tale ulteriore agevolazio­ne solo il fatto di aver prodotto o redditi di impresa/lavoro autonomo oppure redditi da lavoro dipendente o assimilati, tutte fattispeci­e diverse rispetto al reddito diverso derivante da attività occasional­e.

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