Disdetta anticipata non valida se non riporta le motivazioni
Ho dato in affitto un appartamento con contratto 4+4, e avevo consentito all’inquilino di usare un posto macchina nel garage sottostante l’appartamento. Il contratto scadeva a novembre 2018, dopo la prima proroga di quattro anni. E io avevo mandato la disdetta del contratto sei mesi prima: «in riferimento all’appartamento da lei condotto sito in (...) faccio presente, alla sv, che alla scadenza naturale del contratto del 30/11/2018, intendo avere libero e sgombero di persone e cose detto appartamento (...)». La disdetta così formulata comprende anche l’uso del posto macchina? L’inquilino non ha ricevuto la raccomandata A/R, poiché praticamente non abita lì da tempo e nell’appartamento non vi risiede anagraficamente (per cui la raccomandata è tornata indietro). Lui non paga il canone di affitto dal giugno 2018. Come mi devo comportare?
E.S. - CATANIA
La disdetta inviata per la scadenza del primo quadriennio non è valida, non riportando i motivi che possono giustificare il recesso, come specificati dall’articolo 3 della legge 431/1998. Pertanto, il contratto sarebbe ancora in corso. A fronte del mancato pagamento del canone per il periodo successivo al maggio 2018, tuttavia, è possibile intimare sfratto per morosità al conduttore, notificando la citazione alla sua residenza attuale. Per quanto riguarda il posto macchina locato successivamente, se il contratto è stato stipulato per scritto e vi è un qualche collegamento con il contratto di abitazione, il rapporto risolto per morosità travolgerà anche il contratto per il posto auto. Se invece il contratto per il posto auto è solo verbale, sarebbe affetto da nullità in base alla norma che impone la necessità che tutti i contratti di locazione siano scritti e registrati pena, in difetto, la nullità del contratto stesso.