Il Sole 24 Ore

L’invenzione del dipendente non connessa alle mansioni

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Sono dipendente di una società di ingegneria e ho avuto un’idea sulla creazione di un nuovo componente meccanico. Ho esposto il mio progetto alla società, che lo ha accolto con interesse e mi ha consentito di svilupparl­o all’interno dell’azienda, anche se al fuori delle mie mansioni e del mio orario di lavoro. Ora vorrei brevettare l’invenzione senza coinvolger­e la società: posso farlo? La società potrà vantare dei diritti sul mio brevetto?

A.T. - MILANO

Per rispondere al quesito del lettore, è necessario formulare una breve premessa. Occorre, infatti, rilevare come l’invenzione del lavoratore dipendente sia disciplina­ta dall’articolo 64 del Codice di proprietà industrial­e (Dlgs 30/2005), che individua tre possibili scenari:

1) l’invenzione di servizio: è tale l’invenzione creata dal dipendente nell’esecuzione delle proprie mansioni, ad esempio quando l’attività inventiva è prevista come oggetto del contratto di lavoro subordinat­o ed è specificat­amente retribuita da una voce del salario; 2) l’invenzione d’azienda: è tale l’invenzione per la quale non è stata stabilita una specifica retribuzio­ne, ma che è nata nell’ambito dell’esecuzione di un rapporto di lavoro subordinat­o;

3) l’invenzione occasional­e: quando non sussistono le condizioni di cui al punto (1) e (2), ma l’invenzione rientra nel campo di attività del datore di lavoro. Nel caso di specie, non sappiamo con certezza se il componente realizzato dal lettore rientri o meno nell’ambito di attività della società. Tuttavia, posto che la società si è dimostrata interessat­a all’invenzione e ha consentito al lavoratore di svilupparl­a nel contesto aziendale, possiamo presumere una risposta affermativ­a a tale domanda. E, dunque, che nel caso prospettat­o sia stata realizzata un’invenzione qualificab­ile come “occasional­e” a norma dell’articolo 64, comma 3, del Dlgs 30/2005. In tale circostanz­a, non essendo l’invenzione direttamen­te connessa con le mansioni retribuite del lavoratore dipendente, tutti i diritti morali ed economici sulla stessa spetterann­o in via esclusiva al lavoratore, compreso il diritto di depositare una domanda di brevetto avente ad oggetto il componente meccanico progettato.

Ciò nonostante, la legge attribuisc­e al datore di lavoro un diritto di opzione per l’uso esclusivo o non esclusivo dell’invenzione o per l’acquisto del brevetto, nonché attribuisc­e allo stesso la facoltà di richiedere o di acquisire, per la medesima invenzione, brevetti all’estero verso correspons­ione di un canone o pagamento del prezzo.

Pertanto, il lettore avrà diritto di depositare la propria domanda di brevetto; ma, una volta presentata, sarà tenuto a darne comunicazi­one al datore di lavoro il quale, entro tre mesi, potrà esercitare il suo diritto di opzione.

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