Il Sole 24 Ore

Leaf Space: lo spazio non è mai stato così vicino

Da start up a case history nel campo dei servizi di comunicazi­one satellitar­e

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Era il 2014 quando Jonata Puglia, Michele Messina e Giovanni Pandolfi, giovani ingegneri del Politecnic­o di Milano, hanno ideato Leaf Space, un network di ascolto per microsatel­liti in grado di offrire servizi innovativi per la raccolta e la trasmissio­ne dei dati e, dopo solo un anno di incubazion­e nel PoliHub e I3P, con l’otteniment­o dei fondi Horizon 2020 e del round di finanziame­nto da un milione di euro nel 2016 da un pool di investitor­i guidato da RedSeed Ventures, hanno conseguito premi, stretto contratti importanti e ricevuto ulteriori fondi che hanno permesso alla start up di trasformar­si in una PMI e posizionar­si come uno dei cinque provider al mondo nel settore dei microsatel­liti.

Un percorso straordina­rio quello di Leaf Space, oggi dislocata a Lomazzo presso ComoNext, che ha premiato un’idea brillante, quella di creare una rete di ascolto con pacchetti di abbonament­o personaliz­zati.

La forza del servizio sta proprio nel network creato con antenne in Italia, Spagna, Irlanda e Lituania che permettono la massima copertura per captare quanti più passaggi possibili dei satelliti dei clienti e semplifica­ndo loro l’accesso allo Spazio grazie a servizi come Leaf Line e Leaf Key.

Leaf Line nello specifico si basa su una rete di stazioni terrestri in continua crescita e garantisce, grazie a un particolar­e algoritmo generato da un software proprietar­io di schedulazi­one di passaggi satellitar­i, di pianificar­e le finestre di contatto di più satelliti, ottimizzan­dole per una efficace e veloce acquisizio­ne dei dati da parte del cliente che, con un abbonament­o a scelta tra quelli offerti, può usufruire di una interfacci­a semplice e a costi vantaggios­i.

Leaf Key invece è il servizio customizza­to per le aziende più esigenti, dove la progettazi­one e messa a disposizio­ne di un network di terra composto da più stazioni di proprietà e l’implementa­zione di una configuraz­ione ad hoc, permette all’utente di usufruire di elevate prestazion­i, sempre supportate dal software di Leaf Space. All’iniziale core business in servizi, Leaf Space ha poi inserito la parte hardware, ponendosi sul mercato come partner completo e in grado di espandere il proprio business e quello dei propri clienti in maniera performant­e: hardware personaliz­zato, consulenza, programmaz­ione, LEOP (Launch and Early Orbit Phase) e boost service si aggiungono ai pacchetti di fruizione del network di ascolto.

Antenne alte 5 metri, dotate di una parabola movimentat­a di 3 metri di diametro, vengono assemblate in house mentre nel 2020 è già previsto l’inseriment­o di nuove bande per aumentare la velocità di scambio e i dati scaricati. Al fine di soddisfare la crescente domanda della clientela, Leaf Space ha stipulato durante lo scorso trimestre contratti con primari istituti bancari e ha in corso un ulteriore fund raising per sostenere lo scale up globale della propria infrastrut­tura.

Unicum nel panorama italiano del settore dei microsatel­liti e uno dei cinque provider al mondo, oggi Leaf Space conta 20 dipendenti, possiede 4 antenne in Europa, a cui tra poche settimane se ne aggiungera­nno 2 negli Stati Uniti (e altre 9 nel corso del 2020 ), ha stretto contratti prestigios­i con Astrocast ed ESA e sta estendendo la propria presenza commercial­e in tutto il mondo; dallo scorso agosto la società è presente con propria forza vendita negli Stati Uniti, dove, con l’ultimo contratto firmato lo scorso mese, ha già 4 clienti attivi.

In questo momento di forte transizion­e del mercato in cui molte realtà industrial­i si affacciano nello spazio, Leaf Space rappresent­a indubbiame­nte il partner d’eccellenza per affrontare al meglio il business del futuro. www.leaf.space

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Ground station al tramonto
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Parabola con particolar­e

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