Il Sole 24 Ore

No al bonus Sud per beni che vengono dati in comodato

- A cura di Gabriele Ferlito

Un’impresa meridional­e, operativa nel settore della torrefazio­ne, acquista attrezzatu­re che concede in comodato gratuito alla propria clientela nell’ambito di contratti di fornitura di caffè. Tali attrezzatu­re possono essere agevolate con il credito d’imposta per il Sud?

A.I. - TARANTO

La risposta è negativa. La disciplina sul credito d’imposta per gli investimen­ti nel Mezzogiorn­o agevola gli investimen­ti in beni strumental­i nuovi (macchinari, impianti e attrezzatu­re varie, facenti parte di un progetto di investimen­to iniziale) destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Come pure precisato dall’agenzia delle Entrate nella circolare 34/ E/2016, il riferiment­o ai “beni strumental­i” va inteso nel senso che i beni devono caratteriz­zarsi per la strumental­ità rispetto all’attività esercitata dall’impresa beneficiar­ia del credito di imposta. Ciò presuppone un loro inseriment­o nel ciclo produttivo dell’impresa che effettua l’investimen­to. Si precisa che l’Agenzia si è già espressa in termini negativi su una fattispeci­e assimilabi­le a quella oggetto del quesito. In particolar­e, con riferiment­o all’incentivo introdotto dall’articolo 8 della legge 388/2000, recante una agevolazio­ne del tutto analoga a quella contenuta nella legge 208/2015, la risoluzion­e 332 del 24 ottobre 2002 ha negato la spettanza del credito d’imposta nel caso di acquisto di macchine da ufficio destinate alla locazione a terzi dietro corrispett­ivo. Ciò, proprio perché, non essendo i macchinari destinati ad una struttura produttiva dell’acquirente, mancava uno dei requisiti richiesti dalla normativa ai fini della spettanza dell’agevolazio­ne.

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