No al bonus Sud per beni che vengono dati in comodato
Un’impresa meridionale, operativa nel settore della torrefazione, acquista attrezzature che concede in comodato gratuito alla propria clientela nell’ambito di contratti di fornitura di caffè. Tali attrezzature possono essere agevolate con il credito d’imposta per il Sud?
A.I. - TARANTO
La risposta è negativa. La disciplina sul credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno agevola gli investimenti in beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie, facenti parte di un progetto di investimento iniziale) destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Come pure precisato dall’agenzia delle Entrate nella circolare 34/ E/2016, il riferimento ai “beni strumentali” va inteso nel senso che i beni devono caratterizzarsi per la strumentalità rispetto all’attività esercitata dall’impresa beneficiaria del credito di imposta. Ciò presuppone un loro inserimento nel ciclo produttivo dell’impresa che effettua l’investimento. Si precisa che l’Agenzia si è già espressa in termini negativi su una fattispecie assimilabile a quella oggetto del quesito. In particolare, con riferimento all’incentivo introdotto dall’articolo 8 della legge 388/2000, recante una agevolazione del tutto analoga a quella contenuta nella legge 208/2015, la risoluzione 332 del 24 ottobre 2002 ha negato la spettanza del credito d’imposta nel caso di acquisto di macchine da ufficio destinate alla locazione a terzi dietro corrispettivo. Ciò, proprio perché, non essendo i macchinari destinati ad una struttura produttiva dell’acquirente, mancava uno dei requisiti richiesti dalla normativa ai fini della spettanza dell’agevolazione.