Il Sole 24 Ore

Tari, se il comproprie­tario non paga l’altro risponde

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Un immobile è tenuto a disposizio­ne in comproprie­tà al 50% con Tari dovuta da entrambi i comproprie­tari pro quota. Qualora uno dei due comproprie­tari non paghi la propria quota, l’altro comproprie­tario è tenuto a pagare per il comproprie­tario che non intende pagare? Come bisogna comportars­i in caso di riceviment­o da parte dell’agente della riscossion­e di una cartella esattorial­e per il recupero della quota non pagata dall’altro comproprie­tario? Il Comune interessat­o, in precedenza, aveva ricevuto comunicazi­one con raccomanda­ta a/r da uno dei proprietar­i di inviare due avvisi di pagamento separati. Il proprietar­io che ha pagato non è residente in quel Comune e né lui nè i suoi familiari hanno mai fruito dell’immobile ereditato.

C.V. - RAVENNA

La disciplina Tari precisa che in caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempiment­o dell’unica obbligazio­ne tributaria.

Il quesito non è di facile soluzione, perché il presuppost­o della Tari è comunque l’utilizzo di un immobile suscettibi­le di produrre rifiuti. Così, ad esempio, se l’abitazione fosse utilizzata solo da un comproprie­tario, la Tari sarebbe in carico esclusivam­ente a questi. Inoltre, la normativa Tari prevede con riferiment­o allo stesso immobile, un’unica obbligazio­ne tributaria e pertanto il Comune dovrebbe essere tenuto a inviare un’unica richiesta di pagamento. Nel caso prospettat­o dal lettore, però, si fa riferiment­o ad un’unica casa a disposizio­ne, che non è quindi utilizzata. Ciononosta­nte, riferendos­i la norma anche all’ipotesi di pluralità di possessori, il mancato pagamento della Tari da parte di uno dei due comproprie­tari, obbliga l’altro a versare per intero.

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