Delta, nuova lettera: «Pronti a investire in Alitalia»
La compagnia americana scrive alla Commissione Trasporti della Camera Ribadita la disponibilità a versare 100 milioni per il 10% del vettore
«Delta è pronta a investire fino a 100 milioni per una quota del 10% di Alitalia». Lo scrive il gruppo in una lettera alla commissione Trasporti della Camera
«Delta Air Lines è pronta a investire fino a 100 milioni di euro per una quota del 10% del capitale di Alitalia, se le condizioni richieste per la nostra partecipazione possono essere assicurate». Il vettore americano che ha trattato l’ingresso in Alitalia nel consorzio guidato da Ferrovie dello Stato conferma l’interesse, in una lettera inviata per e-mail alla commissione Trasporti della Camera.
Il documento, non reso pubblico dalla commissione, è in possesso de Il Sole 24 Ore ed è riprodotto qui a fianco. La missiva, datata 10 gennaio, è in inglese, firmata da Perry Cantarutti, responsabile allenze del vettore. La lettera è stata inviata su richiesta della commissione, che ha ascoltato i protagonisti della vicenda del salvataggio di Alitalia, nella discussione del decreto che rifinanzia con 400 milioni pubblici la compagnia.
Il consorzio tra Fs e Delta non ha potuto presentare l’offerta finale e vincolante ai commissari di Alitalia entro il termine del 21 novembre perché il potenziale quarto socio, Atlantia, si è sfilato il 19 novembre. Atlantia peraltro ha detto di preferire Lufthansa a Delta. Lufthansa però - come ha confermatoincommissioneTrasporti il 7 gennaio - è disponibile solo a un accordo commerciale.
Delta spiega che per oltre un anno ha avuto discussioni «con varie entità italiane» sul rilancio di Alitalia. «Delta ritiene che il nostro piano industriale propostoforniscalamiglioropportunitàperilrilanciodisuccessodiAlitalia comeunacompagniaindipendente,a proprietàitaliana»,dicelalettera.Ilpiano è quello già messo a punto con Fs.
«Il nostro piano industriale - scrive Delta - prevede una flotta iniziale di circa 100 aerei, un’estensione della joint venture Nord Atlantica di successo e immagina una profittabilità nel terzo anno. Il nostro piano - prosegue Delta - richiede inoltre che Alitalia sia patrimonializzata con un miliardo di capitale dai nuovi proprietari, per finanziare in maniera adeguata il rilancio della compagnia ed essere pronta ad affrontare imprevisti». Deltasottolineachelasuaposizione«non ècambiata»,ma«nonèstatopossibile finora raggiungere un accordo tra i membri del consorzio su elementi fondamentali del piano industriale».
Delta conclude dicendo: «Alitalia è stata una parte importante della nostra rete globale di partner e restiamo aperti a partecipare a una soluzione fattibile per il rilancio della compagnia».
L’interesse di Delta per il 10% presuppone che vi siano altri soci per l’altro 90% del capitale. L’ad di Fs, Gianfranco Battisti, ha detto che per le Fs «l’operazione è chiusa». Se il governo chiedesse a Fs di intervenire il capitolo potrebbe riaprirsi. Ma servirebbero anche altri soci. Un’altra ipotesi è che intervenga anche Air France-Klm, che ha espresso interesse in una lettera ai precedenti commissari. Il governo invece guarda con attenzione a Lufthansa, su indicazione di Giulia Lupo, la senatrice M5S che ha ispirato la scelta del nuovo commissario, Giuseppe Leogrande.
LA LETTERA A MONTECITORIO Delta è pronta a investire 100 milioni per il 10% di Alitalia. Il piano: 100 aerei, un miliardo di capitale, utile al terzo anno