Il Sole 24 Ore

Microsoft: ripuliremo l’aria dalla nostra Co2

- —R.Es.

La carbon neutrality, vale a dire ridurre a zero il saldo tra gas serra prodotti e “assorbiti”, può sembrare un obiettivo ambizioso per molti, ma non per il numero uno di Microsoft, Satya Nadella, che promette di fare molto di più. Il colosso americano, ieri, ha annunciato che entro il 2030 arriverà a ripulire l’atmosfera di più anidride carbonica di quanta ne produce. Non solo: entro il 2050, Microsoft spera di riuscire a rimuovere dall’atmosfera una quantità di Co2 pari a tutta l’anidride carbonica prodotta da quando la compagnia è stata fondata, nel 1975. Dal quartier generale di Redmond, Nadella ha affermato che le imprese devono cominciare «a rimediare ai danni del climate change». Microsoft vuole tagliare del 50% le emissioni generate lungo tutta la propria catena dei fornitori nei prossimi 10 anni. Inoltre, creerà un «Climate Innovation Fund», che investirà un miliardo di dollari in quattro anni per accelerare lo sviluppo di tecnologie capaci di catturare l’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Il co-fondatore, Bill Gates, è stato tra i primi sostenitor­i di una delle imprese che hanno aperto la via a queste tecnologie, la Carbon Engineerin­g. Microsoft si aggiunge al lungo elenco delle compagnie americane che si sono impegnate a contrastar­e il surriscald­amento globale, dopo che nel 2017 il presidente Donald Trump ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi. Amazon, l’anno scorso, si è impegnata a raggiunger­e la neutralità climatica entro il 2040 (e ad acquistare 100mila furgoni elettrici per le proprie consegne). Microsoft - che produce un terzo delle emissioni di Co2 - punta ora a tagliare il traguardo dieci anni prima, innescando una sorta di gara a chi è più «verde».

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