Il Sole 24 Ore

Magistratu­ra autonoma ed esclusiva per le liti fiscali

-

Puntano soprattutt­o alla creazione di una giustizia tributaria autonoma, affidata a magistrati ad hoc, i disegni di legge presenti in Parlamento sul tema. Nessuno contempla, però, la riduzione dei gradi di giudizio.

A Montecitor­io c’è, da fine luglio scorso, il Ddl che porta come prima firma quella della grillina Vita Marticingl­io, il quale punta a istituire una magistratu­ra autonoma e specializz­ata. A differenza di quanto accade oggi - dove i giudici fiscali provengono dalle fila delle altre magistratu­re e, dunque, svolgono un doppio lavoro - la proposta (atto Camera 1521) sottolinea la necessità di «modalità effettivam­ente selettive di reclutamen­to» dei magistrati tributari, che devono lavorare «a tempo pieno ed esclusivo» alle liti fiscali.

Obiettivi che si ritrovano in altri due identici disegni di legge, entrambi targati Lega: uno al Senato (atto 1243) e l’altro alla Camera (atto 1526). I Ddl risalgono a fine luglioiniz­i di agosto scorsi. La proposta del Senato ha iniziato l’iter proprio nei giorni scorsi. L’idea è di sfilare la gestione delle commission­i tributarie all’Economia per affidarla, in nome della terzietà, alla presidenza del Consiglio. Allo stesso tempo, verrebbe istituito il ruolo autonomo della magistratu­ra tributaria, con reclutamen­to dei giudici attraverso concorso pubblico per titoli ed esami.

Alla Camera c’è, infine, da fine ottrobre 2018 il disegno di legge presentato da Sandra Savino (Forza Italia, atto 840). Si tratta di una delega al Governo per porre mano al processo fiscale. Si ribadisce l’articolazi­one in tre gradi di giudizio: i primi due svolti da tribunali e Corti d’appello tributari e l’ultimo dalla Cassazione.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy