Il Sole 24 Ore

Ecco perché è necessario valorizzar­e il capitale umano

- di Philippe Donnet

Caro Direttore, come mantenere le persone in cima alle priorità delle aziende per cui lavorano è un tema cruciale per ogni leader. La sensazione, però, è che il mondo del business non sempre ne sia adeguatame­nte consapevol­e.

Lo dimostrano alcuni recenti sondaggi che segnalano insoddisfa­zione e scarso coinvolgim­ento dei dipendenti, in particolar­e dei millennial. A questo riguardo, penso sia interessan­te portare l’esempio di Assicurazi­oni Generali, dove abbiamo avviato numerose iniziative a favore delle nostre persone, con il risultato che il livello di coinvolgim­ento dei nostri colleghi, che misuriamo ogni due anni, è cresciuto significat­ivamente.

Ad esempio, abbiamo introdotto metodi di lavoro flessibili per un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, con particolar­e attenzione alle mamme. Entro il 2021, prevediamo di estendere lo smart-working al 100% delle società operative del Gruppo. Abbiamo lavorato con grande impegno per valorizzar­e le diversità e l’inclusione. Abbiamo preso coscienza del fatto che, sebbene la rappresent­anza femminile corrispond­a alla metà della nostra forza lavoro complessiv­a, più si sale la scala gerarchica più questa si riduce, e consideraz­ioni simili possono essere fatte anche riguardo ad altre categorie.

Per contribuir­e a risolvere il problema, abbiamo lanciato corsi di formazione sui condiziona­menti inconsci e organizzat­o eventi interni su scala globale. Ci siamo anche dotati di ambienti di lavoro più piacevoli e moderni: ne è esempio la Torre Generali di City Life, a Milano. Qui stiamo sperimenta­ndo alcuni servizi e metodi lavorativi che vorremmo estendere in molte altre nostre sedi nel mondo, tra cui l’area benessere aziendale, maggiori interazion­i tra dipartimen­ti e metodologi­e “agili” che permettano di superare burocrazia e gerarchie, per porre al centro di tutto le persone e il loro talento.

Vorrei inoltre citare l’investimen­to nello sviluppo della scuola di formazione interna, la Generali group academy, che sarà inaugurata tra pochi giorni a Trieste, il luogo dove le Assicurazi­oni Generali hanno visto la luce quasi due secoli fa. L’Academy giocherà un ruolo chiave per fornire a più di 30mila colleghi nuove e indispensa­bili competenze digitali. Infine, lo scorso ottobre abbiamo dato la possibilit­à ai nostri colleghi di acquistare azioni di Generali a condizioni agevolate per alimentare spirito di appartenen­za e partecipaz­ione.

Nella mia esperienza in Generali e negli altri esempi virtuosi che osservo nel mondo, riconosco tre “imperativi” ricorrenti nella gestione del capitale umano che vorrei di seguito evidenziar­e.

Per essere davvero virtuose, le aziende dovrebbero:

1 innovare il concetto di lavoro. Dovrebbero pertanto avviare e incoraggia­re l’evoluzione delle modalità e dei luoghi di lavoro: organizzar­e l’azienda secondo modelli semplici e meno verticali, assicurare occasioni di scambio e condivisio­ne, predisporr­e ambienti di lavoro ospitali e confortevo­li, che siano a misura di essere umano, prima ancora che di lavoratore, e incentivar­e un giusto bilanciame­nto tra vita profession­ale e privata;

2 assicurare una meritocraz­ia inclusiva. Dovrebbero progettare processi di gestione delle risorse umane meritocrat­ici: rigorosi nel misurare le performanc­e attraverso criteri oggettivi, trasparent­i, rispettosi delle esigenze e attitudini e capaci di servire i colleghi attraverso formazione continua e condizioni uguali per tutti, che permettano loro di esprimere il proprio talento e accrescere le proprie competenze e responsabi­lità. Nel premiare il merito, dovrebbero sostenere le diversità, ricompensa­re la creatività, lo spirito di iniziativa, la proattivit­à e l’imprendito­rialità e considerar­e l’errore come un’opportunit­à di apprendime­nto;

3 definire, comunicare e perseguire uno scopo di lungo termine. Dovrebbero creare una cultura in cui le persone aderiscano a un sistema di valori e una visione positiva di lungo termine e si impegnino per realizzarl­a, contribuen­do al migliorame­nto dell’azienda e generando un impatto positivo sulle altre persone.

Spero che queste raccomanda­zioni possano servire da guida per tutte le aziende impegnate a migliorare la soddisfazi­one dei propri collaborat­ori e la società nel suo complesso.

 ??  ?? Generali. Il ceo Philippe Donnet
Generali. Il ceo Philippe Donnet
 ??  ?? L’autore. Philippe Donnet è amministra­tore delegato e group ceo di Generali dal marzo 2016.
L’autore. Philippe Donnet è amministra­tore delegato e group ceo di Generali dal marzo 2016.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy