Ripartire dal modello «Opzione donna»
No dei sindacati alla proposta di Tridico sull’anticipo con il calcolo contributivo
Valutare con attenzione un modello simile a quello adottato con «Opzione donna» per aprire l’era post-scalone con pensioni flessibili calcolate con il metodo contributivo. È uno degli obiettivi che dovrebbe darsi il tavolo governo-sindacati convocato per lunedì prossimo dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che ieri ha auspicato che «i risparmi di Quota 100 restino sulla previdenza». La stessa proposta formulata dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, punta a un anticipo pensionistico sotto una certa soglia anagrafica con il calcolo del trattamento sulla base dei contributi versati, ma non prevede requisiti precisi. Come, ad esempio, quelli fissati dall’ipotesi Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi), alla quale guardano una parte del Pd ed economisti esperti di previdenza come l’ex sottosegretario al Lavoro, Alberto Brambilla.
Proprioquellodell’eventualenuova “Quota” tutta contributiva resta uno dei principali nodi da sciogliere del tavolo che sta per partire. La ministra Catalfo
sembra orientata a tenere conto anche delle indicazioni che arriveranno da tre commissioni tecniche: le due già previste per lo studio dei lavori “gravosi”ediunaeventualeseparazione dell’assistenza dalla previdenza, e quella che dovrebbe essere chiamata a fornire indicazioni utili per la stesura della nuova riforma previdenziale. Sempre la Catalfo, che considera l’appuntamentodilunedìl’avviodiunpercorso, ha ribadito che anche il fondo pubblico integrativo e la pensione di garanzia per i giovani «sono temi importanti all’attenzione del governo».
Mailtavolononsiannunciaindiscesa.Cgil,CisleUilhannosubitorispedito al mittente la proposta formulata da Tridico. «Siamo contrari a qualsiasi ipotesidiscambiotraflessibilitàinuscitaecalcolointegralmentecontributivo della pensione», ha fatto sapere la Cisl. No secco da Domenico Proietti, segretarioconfederaledellaUil:«Unricalcolocontributivononvabene,porterebbe soloaduntagliodellepensioniindebolendo in maniera inaccettabile l’assegno pensionistico». L’altolà è arrivato puredalleaderdellaCgil,MaurizioLandini: «Un sistema che anticipi con un “tutto contributivo” non funziona. Sarebbe penalizzante mentre un sistema pubblicodovrebbecontenereelementi solidali».Aesprimerelasuacontrarietà alla proposta Tridico è anche l’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero.