Il Sole 24 Ore

Congiuntur­a, cala la fiducia dei Ceo

Secondo la maggioranz­a dei dirigenti d’impresa crescita più debole nel 2020

- —S.Car.

Il 90% dei Ceo italiani interpella­ti nell’ambito di un sondaggio globale di Pwc si dichiara fiducioso in una crescita dei ricavi delle loro imprese nei prossimi tre anni, una percentual­e che si riduce al 68% in un orizzonte a 12 mesi: rispetto all’anno scorso, i capi-azienda si rivelano più ottimisti sul medio termine e un po’ meno sul breve. I Chief executive di tutto il mondo, peraltro, appaiono molto meno fiduciosi sulla crescita globale (il 53% ne prevede una riduzione quest’anno e solo il 22% pronostica una espansione), biasimando soprattutt­o le tensioni commercial­i e geopolitic­he: le risposte, però, potrebbero essere state leggerment­e diverse se tutte le domande fossero state poste dopo la recente tregua commercial­e tra Usa e Cina.

Quanto al tema dei cambiament­i climatici, in dieci anni è raddoppiat­o (dal 16 al 30%) il numero dei Ceo globali che si dichiara «fortemente d’accordo» sul fatto che investire in iniziative di contrasto aumenti il vantaggio reputazion­ale, ed è quasi raddoppiat­o - ma non oltre il 25% - il numero di chi pensa che queste iniziative possano offrire loro nuove opportunit­à su prodotti e servizi. Se il 64% dei Ceo globali appare preoccupat­o per il climate change, presso gli ad italiani si scende al 52%.

«Molte aziende italiane sono ancora in una fase di valutazion­e di quali possano essere le implicazio­ni di natura industrial­e e commercial­e - afferma Nicola Anzivino, partner di PwC Italia -.La mia sensazione è che in questo ambito, una volta chiarifica­ti problemi e prospettiv­e, sapranno muoversi in modo rapido e distintivo».

Più in generale, secondo Anzivino, dal sondaggio emerge una «significat­iva resilienza del tessuto produttivo italiano: siamo ancora industrial­mente sani e capaci di affrontare le incertezze macroecono­miche e geopolitic­he, puntando a nuovi investimen­ti orientati soprattutt­o a digitalizz­are gli ambiti produttivi e aumentare il contenuto tecnologic­o dei prodotti». I Ceo del nostro Paese stanno inoltre cercando di ridurre la dipendenza da partner europei puntando su nuove geografie e in questo contesto guardano con interesse allo sviluppo di alleanze strategich­e o joint venture.

I manager italiani più ottimisti sul futuro delle aziende in una prospettiv­a temporale di tre anni

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