Qonto, finanziamento da 104 milioni di euro Poste Italiane in Tink
Nella raccolta fondi Revolut vale 5 miliardi $ di valutazione
Continuano gli investimenti nelle nuove società fintech in tutta Europa. Qonto, la neo-banca francese mirata a Pmi e liberi professionisti, ha concluso un round di finanziamento serie C da 104 milioni di euro. Tra i nuovi finanziatori figurano Tencent, il colosso cinese che ha sviluppato WeChat, e Dst Global, investitore tech già presente in diversi nomi hi-tech, oltre a due business angel focalizzati sul fintech: Taavet Hinrikus, cofondatore di TransferWise, e Ingo Uytdehaage, Cfo di Adyen. I fondi, che si vanno ad aggiungere ai 32 milioni dei round precedenti, saranno utilizzati da Qonto per il consolidamento delle posizioni rafforzandosi sul mercato d’orgine, ma anche accelerando la crescita nei mercati in cui sièallargata, Italia in primo luogo oltre a Germania e Spagna.
Per quanto riguarda l’Italia, dove è sbarcata lo scorso maggio, è previsto un ampliamento dei servizi con il lancio già nei prossimi mesi dell’Iban italiano e quello del Pos per accettare i pagamenti effettuati con carta. A livello globale l’obiettivo della neo-banca è quello di ottenere entro la fine dell’anno una licenza di istituto di credito per operare come banca, dal momento che oggi Qonto ha una licenza di istituto di pagamento. «Con questo round di finanziamento - commenta il country manager italiano Mariano Spalletti - potremo contare su ancora maggiori risorse per sostenere la crescita localizzando sempre più i servizi offerti. L’obiettivo è rendere Qonto un servizio sempre più vicino alle esigenze di Pmi e professionisti italiani». La fintech conta 65mila clienti a livello internazionale, in massima parte imprese e in Italia il numero di clienti, prevalentemente Pmi, è raddoppiato nel quarto trimestre dell’anno scorso rispetto al trimestre precedente.
Anche Tink ha proseguito la sua campagna di finanziamenti: la piattaforma svedese di open banking, anch’essa sbarcata da poco in Italia, ha annunciato di aver completato un round da 90 milioni di euro, a soli undici mesi dall’operazione precedente per 56 milioni. Al round, che porta la valutazione pre-money a 415 milioni di euro, ha partecipato anche Poste Italiane, che conferma così la sua attenzione al mondo fintech: qualche mese fa l’operatore postale italiano aveva siglato una partnership nella gestione digitale del risparmio con Moneyfarm, che prevedeva anche l’ingresso nel capitale della startup. Accanto a Poste figurano diversi investitori già attivi in Tink come Heartcore Capital, Opera Tech Ventures, Abn Amro Ventures e Bnp Paribas Fortis, la divisione di Vc dell’istituto francese. I nuovi fondi sono destinati a supportare la rapida espansione in Europa sostenendo l’ulteriori sviluppo della piattaforma che ha abbracciato appieno l’open banking in chiave Psd2 con Api che abilitano banche, startup e fintech allo sviluppo di servizi innovativi basati sui dati.
Intanto anche Revolut, una delle challenging bank più note che sta espandendosi anche al di fuori dell’Europa, si avvicina a un nuovo round di finanziamento da 500 milioni di dollari cui si dovrebbe accompagnare anche l’emissione di debito. Stando al prospetto l’operazione punta a essere chiusa sulla base di una valutazione da almeno 5 miliardi di dollari.