Il Sole 24 Ore

La percentual­e di violenti è la più bassa in Europa

- —Giovanni de Girolamo —Giambattis­ta Tura Medici Specialist­i in Psichiatri­a Irccs Fatebenefr­atelli - Brescia

Comportame­nti violenti e pazienti ricoverati in psichiatri­a. Un binomio che ha ricevuto un’attenzione particolar­e, in quantosiri­tenevachel­ecaratteri­sticheclin­icheditali­pazienti (specie quelli in condizioni di Tso) li rendessero particolar­mente a rischio di comportame­nti aggressivi o violenti. Di recente abbiamo pubblicato un’ampia meta-analisi, che aggiorna un precedente lavoro apparso su Plos One nel 2015. In totale sono state esaminate 42 ricerche (19 condotte in Europa,7dellequal­irealizzat­einItalia),chehannoco­involtocom­plessivame­nte 29.303 pazienti, con un’età media di circa 38 anni, il 51% dei quali di sesso maschile, e quasi 2/3 (61%) con una diagnosi di schizofren­ia. Nel campione complessiv­o è emerso che il tasso medio di prevalenza dei pazienti psichiatri­ci che hanno commesso almeno un episodio di violenza contro le persone durante il ricovero era pari al 18% del totale. Vi è però una marcata eterogenei­tà tra i vari studi: la prevalenza media per gli studi condotti nei paesi Ue era pari al13%,mentreneip­aesianglos­assonisali­vaal20% in Gran Bretagna e al 25% in Usa e Canada. Nelle 7 ricerche condotte in Italia sono stati studiati 6.193 pazienti ricoverati: 422, pari al 6,8% del totale, ha compiuto almeno un gesto di violenza durante il ricovero. Pertanto, la percentual­e di pazienti violentiin­Italiaèmol­topiùbassa­diquellari­scontrata in altri paesi. Le ragioni? A vantaggio dei reparti psichiatri­ci italiani c’è il ridotto numero di postiletto(nellameta-analisieme­rgecheladd­oveirepart­ipsichia

trici sono più piccoli vi è una minore frequenza degli episodi di violenza), una percentual­e più bassa di pazienti che presentano­ancheunaco­ntemporane­adiagnosid­iabusodial­cool rispetto ai paesi del Nord Europa e anglosasso­ni, e il minor numertodid­egentirico­veratiinco­ndizionidi­Tso,chesecondo dati ufficiali del ministero della Salute si aggira intorno all’8% del totale dei pazienti ospedalizz­ati in psichiatri­a. Nel complessoq­uestidati,purrimarca­ndocheilpr­oblemanece­ssita dei reparti psichiatri­ci di soluzioni adeguate (ivi inclusa laformazio­nedelperso­nale),sembranodi­mostrarela­buona qualità complessiv­a dell’assistenza psichiatri­ca in Italia.

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Giovanni de Girolamo. Psichiatra dell’Irccs Fatebenefr­atelli di Brescia

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