Il Sole 24 Ore

La tecnologia cambia faccia al mercato delle assicurazi­oni

Come succede negli aerei, la diffusione della scatola nera permette di registrare e comunicare una lunga serie di informazio­ni legate alla vettura, ai movimenti e al conducente

- Simonluca Pini

Pagina a cura di

Viaggiare su vetture connesse sta diventando la normalità. Una prerogativ­a che era delle auto top di gamma è infatti diventata di routine anche su quelle che un tempo di definivano utilitarie. Molti modelli di automobili, ormai di tutte le case costruttri­ci, arrivati di recente sul mercato sono in grado di comunicare con l’esterno, con le infrastrut­ture, con le altre auto e garantisco­no lo stesso livello di connession­e tra casa, ufficio e abitacolo dell’auto.

L’aumento esponenzia­le della tecnologia presente sulle quattro ruote ha portato profondi cambiament­i anche in settori collegati, come nel caso delle assicurazi­oni. Tutto è partito dalla diffusione della scatola nera, ovvero un dispositiv­o elettronic­o che, come succede da lunghissim­o tempo negli aerei, è in grado di registrare e comunicare una lunga serie di informazio­ni legate alla vettura, ai suoi movimenti e al suo conducente.

Le norme che regolano le assicurazi­oni con scatole nere sono contenute nella legge sulla Concorrenz­a del 2017. La legge obbliga le compagnie assicurati­ve ad applicare significat­ivi sconti sulla Rc Auto a tutti gli automobili­sti che scelgono di installare sulla propria auto una scatola nera. Nel dettaglio la scatola nera è in grado di localizzar­e la posizione del veicolo via Gps, calcolare la percorrenz­a del veicolo con precisione, monitorare lo stile di guida del conducente e, naturalmen­te, fornire informazio­ni utili sulla dinamica di un sinistro stradale in caso di contenzios­o.

La compagnia, infatti, può consultare i dati in caso di incidente, per verificare cos’è accaduto e definire le responsabi­lità degli automobili­sti coinvolti, oppure per calcolare il premio dovuto nel caso delle assicurazi­oni temporanee e basate sullo stile di guida.

Ma il dispositiv­o ha, come intuibile, un rovescio della medaglia. Vista la grande quantità di dati raccolti, molti automobili­sti sono preoccupat­i per la propria privacy. L’attuale normativa pone limiti ben precisi ai dati che la scatola nera può raccoglier­e specifican­do che non è possibile «raccoglier­e dati ulteriori rispetto a quelli destinati a determinar­e le responsabi­lità dei sinistri e ai fini tariffari».

Per conoscere quasi sono i dati che possono essere raccolti, è importante leggere nel dettaglio le condizioni contrattua­li della polizza auto che prevede l’installazi­one della scatola nera. Nonostante questi timori sempre più automobili­stici scelgono di montare a bordo sistemi di rilevazion­e. Secondo l’Ivass (Istituto di vigilanza sulle compagnie), il tasso di penetrazio­ne della scatola nera è pari al 22,6 per cento delle polizze auto sottoscrit­te, con un aumento su base annua del +1,9 per cento. Invece, l’89,8 per cento dei contratti vede uno sconto sul premio di tariffa. E la riduzione media (168 euro) ha un peso del 34 per cento sul premio di tariffa (491 euro). I contratti con clausole di riduzione del premio legate alla presenza della scatola nera sono caratteriz­zati da una percentual­e di sconto più elevata (39,4 per cento) rispetto ai contratti privi di scatola nera (28,7 per cento).

Oltre alla scatola nera a bordo, anche lo smartphone diventerà un utile alleato per poter accedere a polizze assicurati­ve personaliz­zate in grado di offrire maggiore sicurezza e protezione agli automobili­sti attraverso la valutazion­e dei dati di utilizzo del veicolo e dello stile di guida. Già oggi le tecnologie telematich­e on-board e i servizi di telematica assicurati­va, permettono di avere una panoramica aggiornata dell’auto permettend­o di ottenere vantaggi nella stipula della polizza auto.

La rilevazion­e dei dati di viaggio e dello stile di guida (frenate, velocità e approccio in curva) consente infatti all’assicurato di conoscere e migliorare la propria condotta al volante e all’assicurazi­one di creare programmi per premiare gli automobili­sti che abbiano adottato comportame­nti virtuosi. Essere collegati costanteme­nte migliora anche la sicurezza in caso di pericolo. Infatti soluzioni di questo tipo forniscono anche un servizio di soccorso stradale in caso di incidente o necessità di assistenza.

Grazie alla connession­e e alla geo-localizzaz­ione del veicolo, è possibile inviare manualment­e o automatica­mente una richiesta di intervento alla Centrale Operativa di Sicurezza anche se si viaggia su vetture non dotate di chiamata d’emergenza. L’insieme di tutte queste tecnologie, porterà ad avere polizze auto “tagliate su misura” sulle esigenze dell’automobili­sta e del suo stile di guida, oltre a ridurre drasticame­nte la possibilit­à di frodi assicurati­ve.

L’89,8% dei contratti prevede uno sconto, ma gli automobili­sti sono preoccupat­i per la privacy

 ??  ?? Sicurezza. I dispositiv­i e le connession­i (tra l’auto, gli smartphone e i sensori esterni variamente distribuit­i), aiutano l’automobili­sta a muoversi anticipand­o e individuan­do anche la segnaletic­a tradiziona­le
Sicurezza. I dispositiv­i e le connession­i (tra l’auto, gli smartphone e i sensori esterni variamente distribuit­i), aiutano l’automobili­sta a muoversi anticipand­o e individuan­do anche la segnaletic­a tradiziona­le

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy