La tecnologia cambia faccia al mercato delle assicurazioni
Come succede negli aerei, la diffusione della scatola nera permette di registrare e comunicare una lunga serie di informazioni legate alla vettura, ai movimenti e al conducente
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Viaggiare su vetture connesse sta diventando la normalità. Una prerogativa che era delle auto top di gamma è infatti diventata di routine anche su quelle che un tempo di definivano utilitarie. Molti modelli di automobili, ormai di tutte le case costruttrici, arrivati di recente sul mercato sono in grado di comunicare con l’esterno, con le infrastrutture, con le altre auto e garantiscono lo stesso livello di connessione tra casa, ufficio e abitacolo dell’auto.
L’aumento esponenziale della tecnologia presente sulle quattro ruote ha portato profondi cambiamenti anche in settori collegati, come nel caso delle assicurazioni. Tutto è partito dalla diffusione della scatola nera, ovvero un dispositivo elettronico che, come succede da lunghissimo tempo negli aerei, è in grado di registrare e comunicare una lunga serie di informazioni legate alla vettura, ai suoi movimenti e al suo conducente.
Le norme che regolano le assicurazioni con scatole nere sono contenute nella legge sulla Concorrenza del 2017. La legge obbliga le compagnie assicurative ad applicare significativi sconti sulla Rc Auto a tutti gli automobilisti che scelgono di installare sulla propria auto una scatola nera. Nel dettaglio la scatola nera è in grado di localizzare la posizione del veicolo via Gps, calcolare la percorrenza del veicolo con precisione, monitorare lo stile di guida del conducente e, naturalmente, fornire informazioni utili sulla dinamica di un sinistro stradale in caso di contenzioso.
La compagnia, infatti, può consultare i dati in caso di incidente, per verificare cos’è accaduto e definire le responsabilità degli automobilisti coinvolti, oppure per calcolare il premio dovuto nel caso delle assicurazioni temporanee e basate sullo stile di guida.
Ma il dispositivo ha, come intuibile, un rovescio della medaglia. Vista la grande quantità di dati raccolti, molti automobilisti sono preoccupati per la propria privacy. L’attuale normativa pone limiti ben precisi ai dati che la scatola nera può raccogliere specificando che non è possibile «raccogliere dati ulteriori rispetto a quelli destinati a determinare le responsabilità dei sinistri e ai fini tariffari».
Per conoscere quasi sono i dati che possono essere raccolti, è importante leggere nel dettaglio le condizioni contrattuali della polizza auto che prevede l’installazione della scatola nera. Nonostante questi timori sempre più automobilistici scelgono di montare a bordo sistemi di rilevazione. Secondo l’Ivass (Istituto di vigilanza sulle compagnie), il tasso di penetrazione della scatola nera è pari al 22,6 per cento delle polizze auto sottoscritte, con un aumento su base annua del +1,9 per cento. Invece, l’89,8 per cento dei contratti vede uno sconto sul premio di tariffa. E la riduzione media (168 euro) ha un peso del 34 per cento sul premio di tariffa (491 euro). I contratti con clausole di riduzione del premio legate alla presenza della scatola nera sono caratterizzati da una percentuale di sconto più elevata (39,4 per cento) rispetto ai contratti privi di scatola nera (28,7 per cento).
Oltre alla scatola nera a bordo, anche lo smartphone diventerà un utile alleato per poter accedere a polizze assicurative personalizzate in grado di offrire maggiore sicurezza e protezione agli automobilisti attraverso la valutazione dei dati di utilizzo del veicolo e dello stile di guida. Già oggi le tecnologie telematiche on-board e i servizi di telematica assicurativa, permettono di avere una panoramica aggiornata dell’auto permettendo di ottenere vantaggi nella stipula della polizza auto.
La rilevazione dei dati di viaggio e dello stile di guida (frenate, velocità e approccio in curva) consente infatti all’assicurato di conoscere e migliorare la propria condotta al volante e all’assicurazione di creare programmi per premiare gli automobilisti che abbiano adottato comportamenti virtuosi. Essere collegati costantemente migliora anche la sicurezza in caso di pericolo. Infatti soluzioni di questo tipo forniscono anche un servizio di soccorso stradale in caso di incidente o necessità di assistenza.
Grazie alla connessione e alla geo-localizzazione del veicolo, è possibile inviare manualmente o automaticamente una richiesta di intervento alla Centrale Operativa di Sicurezza anche se si viaggia su vetture non dotate di chiamata d’emergenza. L’insieme di tutte queste tecnologie, porterà ad avere polizze auto “tagliate su misura” sulle esigenze dell’automobilista e del suo stile di guida, oltre a ridurre drasticamente la possibilità di frodi assicurative.
L’89,8% dei contratti prevede uno sconto, ma gli automobilisti sono preoccupati per la privacy