Il Sole 24 Ore

Accordo sulle Agenzie fiscali: Ruffini può tornare alle Entrate

- —M.Mo. —G.Par.

Accordo fatto nella maggioranz­a sul nome di Ernesto Maria Ruffini come nuovo direttore dell’agenzia delle Entrate. Dopo i diversi rinvii che hanno lasciato le Agenzie fiscali senza vertici per quasi un mese e mezzo, la formalizza­zione dell’intesa sui nuovi direttori è attesa per il Consiglio dei ministri in programma domani sera.

Una coincidenz­a forse non troppo casuale con la prima giornata di mobilitazi­one indetta dai sindacati proprio per domani dalle 10 alle 12 per bloccare l’attività degli uffici finanziari sia delle Entrate che di DoganeMono­poli. L’assenza prolungata dei vertici (scaduti il 9 dicembre) e dei comitati di gestione (vacanti dalla primavera 2019), secondo le associazio­ni sindacali, non solo mette a rischio il maggior gettito da lotta all’evasione e alle frodi previsto dalla manovra ma fa allontanar­e la soluzione alle risorse umane e finanziari­e da reperire per garantire il funzioname­nto delle Agenzie.

Se il Cdm darà il via libera a Ruffini, sarà lo stesso premier Giuseppe Conte che un anno e mezzo fa – alla guida del Governo gialloverd­e – firmò il decreto di nomina del suo sostituto Antonino Maggiore a sancirne ora il ritorno al vertice delle Entrate. A livello politico, Ruffini è forte del sostegno di Pd e Italia Viva e su di lui sarebbero cadute le ultime resistenze del M5S. Proprio i pentastell­ati dovrebbero portare a casa le altre due poltrone vacanti del Demanio e di Dogane-Monopoli. E proprio alle Dogane l’obiettivo sarebbe di portare un esterno (soluzione non gradita ai sindacati). In lizza ci sono i nomi di Francesco Lo Passo e Antonio Agostini.

Per una corsa che sembra arrivata al traguardo ce n’è un’altra che è alla volata finale. Il ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, avrebbe ristretto la rosa dei possibili candidati chiamati a ricoprire l’incarico di presidente e ad di «Sport e salute». In pole position ci sarebbe l’attuale capo di gabinetto del Mise, Vito Cozzoli. A contenderg­li la poltrona l’attuale reggente, il primario Francesco Landi.

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