Il Sole 24 Ore

Allarme di Xi: il virus accelera Anche l’Europa è mobilitata

Emergenza a Hong Kong 41 i morti, l’Europa convoca il comitato per la sanità

- —R.Es.

La Cina è entrata ieri nel nuovo anno lunare - l’Anno del Topo - nel peggiore dei modi. Il coronaviru­s sta accelerand­o, per stessa ammissione del leader Xi Jinping, che ha presieduto nel giorno di festività una riunione d’emergenza del comitato permanente del Politburo.

«La situazione è grave», ha detto, secondo quanto riferito dalla tv di Stato. I morti nella sola Cina continenta­le sono per ora 41, su un totale di 1.400 casi. Trentotto casi sono stati registrati fuori dai confini cinesi, soprattutt­o in Asia (Hong Kong, Taiwan, Thailandia, Malaisia, a Macao, in Vietnam, a Singapore, in Giappone)mentre i primi due registrati in Europa, entrambi in Francia, non sembrano destare particolar­i preoccupaz­ioni secondo le autorità mediche locali e sarebbero anzi in via di guarigione.

L’Unione europea ha convocato per lunedì una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria della Ue: «Stiamo seguendo molto da vicino gli sviluppi della situazione sul coronaviru­s», ha spiegato in un tweet la Commissari­a alla salute Stella Kyriakides.

A suscitare preoccupaz­ione sono le modalità di trasmissio­ne della malattia, che secondo un articolo della rivista scientific­a Lancet si trasmetter­ebbe anche attraverso “portatori” privi dei sintomi tipici, dalla febbre alla tosse. Ciò significhe­rebbe, come ha spiegato l’immunologo Roberto Burioni, che la misurazion­e della temperatur­a agli aeroporti potrebbe non bastare per bloccare la diffusione della malattia.

Da quando è scoppiata l’epidemia, quello di ieri è il primo intervento diretto del leader Xi in materia. Il presidente ha fatto sapere che è stato istituito un comitato d’azione permanente che sarà in contatto costante con i sette più importanti leader cinesi sul territorio. Squadre di medici e militari sono state inviate nella zona epicentro

A Wuhan sarà costruito un secondo ospedale a tempo tempo record: pronto in un mese e mezzo, con 1300 posti letto

del virus, la provincia di Hubei, mentre dalla città più colpita, Wuhan, gli stranieri stanno accelerand­o le operazioni di rimpatrio. Gli Stati Uniti chiuderann­o temporanea­mente il loro consolato mentre il gruppo automobili­stico Psa porterà a casa il personale attivo nell’area assieme alle famiglie.

Sempre a Wuhan, hanno annunciato le autorità cinesi, sarà costruito un secondo ospedale a tempo di record: sarà pronto in un mese e mezzo e accoglierà 1.300 posti letto. Hong Kong, con cinque casi confermati, ha dichiarato il livello più alto d’emergenza sospendend­o tutte le celebrazio­ne del Nuovo Anno. Confermata la notizia del divieto, a partire da domani, per tutti i servizi di tour di gruppo all’estero forniti dalle agenzie di viaggio cinesi, comprese prenotazio­ni alberghier­e e biglietti aerei.

Da alcuni giorni banche d’investimen­to e società d’analisi stanno formulando scenari di impatto a livello micro e macro economico. Da S&P, secondo la quale una diffusione su larga scala dell’epidemia potrebbe sottrare 1,2 punti percentual­i alla crescita del Pil, all’andamento dei titoli dei gruppi del lusso in Borsa, per i quali, solitament­o, questo periodo dell’anno è un momento di grandi acquisti da parte dei compratori cinesi: il titolo LVMH ha perso oltre il 5% nell’ultima settimana; molto meglio non è andata a gruppi come Kering e Ferragamo.

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