Popolare Bari, altre banche per un maxi polo del Sud
«Con la ricapitalizzazione del Mediocredito centrale puntiamo a un progetto di sviluppo per il Mezzogiorno, è giusto che nasca un grande polo per il sostegno allo sviluppo», ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nella serata di venerdì. Un messaggio coerente con quanto emerso nei giorni scorsi durante le audizioni in vista dell’approvazione della legge di conversione del decreto per il salvataggio della banca, in cui si è ipotizzato l’intervento di altri soggetti privati.
Archiviata la ricapitalizzazione di emergenza da 310 milioni a carico del Fondo interbancario, ora la Popolare di Bari è attesa da una marcia a tappe forzate che prevede anche la trasformazione in Spa entro l’estate. In parallelo, il Governo sta lavorando al progetto che prevede il coinvolgimento del Mediocredito centrale come azionista di rilievo nella nuova compagine azionaria della banca. Per il quale, però, pare necessario allargare il perimetro a nuovi operatori di mercato: secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, l’obiettivo è quello di allargare il perimetro del gruppo ad altre banche del Mezzogiorno, possibilmente non pugliesi, che versino in buone condizioni e abbiano comunque l’interesse a unire le forze in vista delle sfide competitive che coinvolgono il settore. Oltre a consolidare il progetto dal punto di vista industriale, l’ingresso di altri istituti privati favorirebbe la trattativa del Governo con Bruxelles che deve autorizzare l’ingresso del Mcc se ritenuto conforme alle norme sugli aiuti di Stato.